Ello, l’anti-Facebook che piace ai DDoS

Arriva subito la prima interruzione di servizio per il neonato social network. Domenica scorsa un DDoS lo ha reso inaccessibile per 35 minuti

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Diciamo che la strada è quella giusta. Poco dopo esser balzato agli onori della cronaca come social network rivale di Facebook, Ello è caduto sotto i colpi di un distributed denial-of-service, meglio conosciuto come DDoS. L’enorme richiesta di accesso ai server, ottenuta attraverso l’uso di una vasta mole di computer che puntano tutti allo stesso indirizzo, ha reso inaccessibile il sito per 35 minuti prima che il team di sviluppatori potesse lavorare ad una soluzione. La piattaforma è attualmente in fase di beta ad invito, ovvero ci si può connettere solo se si è in possesso di un ingresso personale. Ello è diventato famoso per essere privo di pubblicità e quindi incentrato interamente sull’esperienza di utilizzo degli utenti.

35 minuti al buio

Secondo un report di  The Next Web, Ello è tornato online dopo l’installazione di una patch in un periodo in cui chi provava ad accedere riusciva solo a visualizzare il messaggio “Il sito non è disponibile al momento mentre conduciamo una manutenzione necessaria. Seguiteci per ricevere aggiornamenti”. Nonostante l’ingresso su Ello sia riservato a chi ha un invito, che si può ottenere anche da un amico iscritto, sarebbero almeno 35 mila le persone che ogni ora entrano nella rete, dando vita di fatto ad una beta pubblica più che privata. Uno dei motivi principali del veloce popolamento di Ello è la possibilità di iscriversi senza lasciare informazioni personali; ciò che serve è solo un indirizzo email per registrarsi e cominciare a postare, anche utilizzando un nickname. Preoccupazione per il numero di DDoS già individuati quest’anno: secondo uno studio di Incapsula, la cifra degli attacchi avuti tra il dicembre 2013 e il gennaio 2014 è stato il triplo di quelli rilevati durante lo stesso periodo dell’anno precedente.

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