L’ultima versione di Android stenta a decollare a tre mesi dal lancio e dietro l’angolo c’è già l’ombra della 6.0
Android 5.0 Lollipop doveva essere una mezza rivoluzione per Google. Il passaggio da un vecchio design ad uno più moderno non è certamente cosa semplice sia per gli sviluppatori che per gli utenti, soprattutto quelli meno esigenti, ormai abituati a un certo utilizzo del sistema operativo. Non che Android 5.0 portasse chissà quale cambiamento di interfaccia utente o interazione ma anche il solo spostamento di una voce del menu da una sezione all’altra può far andare in confusione i meno esperti. Sarà un po’ questo timore, sarà la poca disponibilità dei produttori a passare la nuovo OS, ma Android Lollipop è ufficialmente un fallimento, almeno sotto il profilo dei numeri.
I numeri
Le cifre infatti non mentono e quanto pubblicato dalla stessa Google è inesorabile: al 2 febbraio 2015 meno del 2% dei dispositivi Android monta Lollipop. La versione che la fa da padrone è KitKat con il 39,7% a cui seguono Jelly Bean 4.2 (19,8%) e 4.1 (18,4%). In fondo alla lista ci sono Lollipop con l’1,6% e Froyo con lo 0,4%. Che bisognerà attendere ancora per vedere un rilancio di Lollipop è chiaro: anche KitKat all’inizio non aveva esordito nel migliore dei modi, arrivando sui terminali di punta solo diversi mesi dopo il rilascio ufficiale. Il ritardo maggiore è da attribuire spesso ai produttori e alle loro versioni personalizzate di Android, pronte mesi e mesi dopo la disponibilità dell’aggiornamento da parte di Google. Eppure la versione di Android 6.0 M è dietro l’angolo. Molti dicono che sarà pronta già a settembre/ottobre per debuttare sul prossimo Samsung Galaxy Note 5.