Windows 10 supporta gli update via P2P

Gli aggiornamenti software potranno avvenire in automatico attraverso siti di torrent ed esterni come mostra una preview diffusa in rete

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Una technical preview comparsa nei giorni scorsi online mostra alcune nuove funzionalità di Windows 10. Se finora gli aggiornamenti dei programmi di terze parti dovevano avvenire in manuale, al massimo controllando periodicamente l’esistenza di update, sul prossimo sistema operativo di Microsoft tutto potrebbe avvenire in automatico attraverso le reti p2p. Il download via peer-to-peer sarà un’opzione e offrirà agli utenti due possibilità di ricezione degli aggiornamenti. Nella prima, i sistemi potranno ricevere gli aggiornamenti da altri dispositivi connessi alla stessa rete locale, nella seconda invece entrerà in gioco anche internet con i computer che si connetteranno in rete per gli update. Questo vuol dire che se in una stanza, connessi allo stesso Wi-Fi ci sono un computer con Spotify aggiornato e uno con la versione precedente, allora il primo si aggiornerà in automatico, ricevendo dall’altro sistema i file di installazione. Si tratta di una procedura molto comoda ma su cui aleggiano alcuni dubbi di sicurezza informatica: quanto passerà prima che gli hacker riescano a intercettare il traffico in entrata e uscita e violare il sistema?

Valore aziendale

Più che per gli utenti privati, la funzionalità p2p potrebbe essere comoda per le aziende che potranno contare su un parco macchine sempre aggiornato e protetto. All’interno di un contesto lavorativo ci potrà dunque essere un computer principale dal quale gli altri potranno ricevere gli input per gli update senza che l’utilizzatore debba agire in prima persona. Il tutto per cercare di rendere Windows 10 il sistema operativo più diffuso al mondo. Attualmente è ancora Windows 7 al primo posto della speciale classifica, seguito da Windows XP il cui supporto è terminato 11 mesi fa. Microsoft sta lavorando molto per limare le ultime imperfezioni del suo OS anche grazie al milione di feedback che gli utenti scelti per testare Windows 10 hanno inviato finora.

Leggi anche:  Immobiliare.it lancia il suo GPT sullo store di OpenAI