L’Intelligenza Artificiale? Una minaccia esistenziale

Ne è convitno un esperto su cinque secondo una ricerca della Oxford University che disegna, in parte, una civiltà umana in una condizione di sottomissione decisionale

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Lo sviluppo delle macchine? Necessario quanto pericoloso. Ancora una volta gli esperti si dividono sulle opportunità che l’Intelligenza Artificiale può offrire allo sviluppo dell’uomo. E ancora una volta si cita il rischio che quando l’AI sarà più intelligente di noi potrà progredire da sola, in autonomia, tagliandoci fuori dalle decisioni più importanti. Che sia tutto un male è da vedere e non è detto che con una mente superiore alla nostra non si riesca davvero a trovare un equilibrio tra poverà e ricchezza, fonti e produzione, interessi individuali e bene sociale.

La ricerca universitaria

Le ultime opinioni degli esperti in materia sono state raccolte dall’Università di Oxford che ha deciso proprio di prendere in considerazione maggiormente le opinioni più neutrali invece di quelle estreme, sia dal punto di vista degli ottimisti che dei catastrofisti. Su 550 studiosi intervistati, più della metà è convinta del bene che l’Intelligenza Artificiale potrà portare all’umanità mentre tra i pessimisti uno su tre pensa che lo sviluppo delle macchine possa essere dannoso mentre uno su cinque afferma che possa divenire una vera minaccia esistenziale. E’ interessante capire cosa c’è dietro la paura della venuta degli automi in mezzo a noi. Chi si aspetta l’armageddon degli automi è convinto che si arriverà ad un giorno in cui lo sviluppo dell’AI sarà tale da prescindere l’intervento umano visto che andrà avanti in autonomia senza chiedere pareri e opinioni esterne. Una sorta di potere delle super intelligenze dove, per ovvie ragioni, noi non rientriamo, isolati in un angolino del pianeta a rimpiangere i tempi in cui formattavano noi lo smartphone.

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