Anche Remmy tra le start-up innovative presenti alla fiera SMAU R2B di Bologna

Anche “Remmy – Car Baby Alert”, il dispositivo salva-bimbo che ricorda non solo la presenza del bambino in auto ma anche se il bimbo è seduto e legato correttamente, parteciperà allo Smau R2B di Bologna 2015

Come funziona Remmy

Remmy è sicuro e semplice da installare e utilizzare: un valido alleato che si “sostituisce” al bambino, “parlando per lui” e segnalando potenziali situazioni di pericolo. È composto da un rilevatore baby collegato al seggiolino del bambino e da una cicalina sonora che si alimenta nell’accendisigari dell’auto. Il sensore di peso alloggiato sotto la prima fodera del seggiolino comunica all’impianto centrale se il bambino si è spostato dal seggiolino durante il viaggio o se è ancora in auto una volta spento il motore della macchina: un segnale sonoro richiama immediatamente l’attenzione dell’autista, ricordando la presenza del piccolo nella vettura ed evitando, in questo modo, dimenticanze oppure distrazioni dovuti a circostanze esterne.

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Come è nata l’idea

L’idea di Remmy nasce quando Michele Servalli e Carlo Donati, colleghi di lavoro ed entrambi papà, sconvolti dai recenti casi di bambini tragicamente dimenticati in macchina dai genitori, si sono accorti, dopo un’attenta ricerca, della mancanza in commercio di un dispositivo capace di segnalare all’adulto la presenza in auto di un piccolo. Turbati dal pensiero che incidenti di questo tipo possano capitare, in condizioni di forte stress o per la freneticità della vita quotidiana, anche ai genitori più attenti e premurosi, hanno deciso di studiare un sistema che possa potenziare la sicurezza del bimbo in auto. Sono quindi stati definiti gli attributi del prodotto e le sue caratteristiche di funzionamento e insieme alla collaborazione con un team di professionisti specializzati nella realizzazione di apparecchiature elettroniche hanno dato vita a Remmy. Il dispositivo è in corso di brevettazione sia in Italia che all’estero.

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Quante mamme e quanti papà lasciano i propri figli in auto da soli?

Un genitore su quattro. Quasi il 25% dei genitori con bimbi tra 0 e 3 anni ammette di aver dimenticato il proprio bimbo in auto. Il 14% dichiara di averlo lasciato consapevolmente, nonostante il rischio correlato ai colpi di calore!
Dal 1998 almeno 606 bambini – o un bambino ogni 10 giorni in media- sono morti per colpo di calore perché lasciati incustoditi in un veicolo. Quasi il 90% erano bambini di età al di sotto dei 3 anni. “Remmy è nato per questo” spiega Michele Servalli (CEO Remmy) “abbiamo scelto di non stare a guardare ma di fare qualcosa di concreto per i nostri figli”. “Una sfida impegnativa, soprattutto perché è difficile che un genitore, autonomamente, accetti l’idea di poter dimenticare il proprio bimbo in auto. Purtroppo però la cronaca ci restituisce dati allarmanti”.

Che cosa e’ e quando si verifica il colpo di calore?

Si verifica quando il corpo non è in grado di raffreddarsi abbastanza rapidamente e la temperatura corporea sale a livelli pericolosi. I bambini sono particolarmente a rischio perché i loro corpi si scaldano da tre a cinque volte più velocemente di un adulto. E quando la temperatura di un bambino supera i 41 gradi il bambino può morire.