Mainframe fattore chiave dell’innovazione per l’84% dei CIO italiani

Un ricerca globale Compuware rivela come i carichi di lavoro su mainframe continuino a crescere e giocare un ruolo centrale nell’innovazione digitale ma manchi una pianificazione adeguata per affrontare il cambio generazionale e la conseguente perdita delle competenze degli specialisti mainframe

Compuware Corporation annuncia i risultati di un sondaggio condotto intervistando in otto paesi i CIO sull’uso e la gestione delle risorse hardware e software mainframe in azienda.

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La ricerca ha rivelato una profonda discrepanza tra la sempre maggiore rilevanza del mainframe per il business e le azioni che i CIO stanno intraprendendo per proteggere i loro investimenti nella piattaforma.

Crescono i carichi di lavoro, l’innovazione è costante

Per i CIO il mainframe gioca un ruolo centrale nel futuro dell’azienda digitale, come conferma l’88% degli intervistati che ritiene che il mainframe continuerà a rappresentare una risorsa di business strategica nei prossimi dieci anni, e l’81% che ne evidenzia la continua evoluzione nell’esecuzione di carichi di lavoro nuovi e più differenziati rispetto a cinque anni fa. In particolare, molti intervistati hanno citato i vantaggi dell’utilizzo del mainframe nel processing dei Big Data.

Il mainframe è quindi, e resta, un fattore chiave per l’innovazione per il 78% dei CIO, con una percentuale che tocca l’84% nel nostro paese, e una proprietà intellettuale di valore per l’azienda (89% degli intervistati).

I CIO ritengono anche che il mainframe sia superiore alle altre piattaforme dal punto di vista del rapporto costi/benefici e il 70%, il 72% in Italia, si è mostrato stupito dal vedere quanto sia necessario investire in termini di lavoro aggiuntivo e risorse economiche per garantire che le nuove piattaforme e applicazioni rispettino la sicurezza fornita dal mainframe.

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Aziende in bilico: i rischi principali

Nonostante il ruolo centrale che il mainframe continua a svolgere nelle aziende digitali, la ricerca mostra come investimenti inadeguati nel mainframe mettano a rischio le aziende sotto diversi aspetti.

Anche se il 75% dei CIO riconoscere che gli sviluppatori di applicazioni distribuite hanno poca comprensione del mainframe e il 70% degli intervistati (84% in Italia) teme che la mancanza di documentazione ostacolerà il trasferimento delle conoscenze e creerà un rischio effettivo, a oggi 4 CIO su 10, e addirittura oltre la metà dei CIO Italiani (52%) non ha messo in atto alcun progetto per sostenere il passaggio delle competenze nella gestione mainframe, dovuto al cambio generazionale che caratterizzerà i prossimi anni, quando la maggior parte dei professionisti più esperti nella piattaforma lascerà il lavoro.

La mancanza di un approccio idoneo rischia di frenare pesantemente l’innovazione. Infatti, anche se gli intervistati affermano di voler valorizzare le applicazioni mainframe come proprietà intellettuale fondamentale per l’azienda, la loro promozione si colloca tra le ultime istanze della ricerca quando si tratta di allocare risorse umane dedicate al mainframe.

L’indagine ha inoltre rivelato che il mainframe è ancora gestito dalla maggior parte dei CIO in una prospettiva a “silos” rispetto al resto delle risorse IT (il 72% degli intervistati in Italia), anche se gli intervistati riconoscono l’importanza crescente di utilizzare il mainframe in accordo con altre risorse IT aziendali.

“Il management è sempre più consapevole che per rimanere competitivi in un contesto dinamico e digitale come quello odierno devono abbandonare le strutture organizzative a silos”, dichiara Jason Bloomberg, President di Intellyx, analista focalizzato sulla agile digital transformation. “Le organizzazioni che dipendono dal mainframe per la gestione del proprio business devono adottare strumenti idonei, processi e una cultura adeguata in grado di guidare la collaborazione tra i team IT mainframe e non. Il successo digitale è in bilico e dipende dalla capacità di trovare questo equilibrio”.

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“È evidente come i CIO debbano ridefinire le priorità dei propri investimenti in mainframe per valorizzare al massimo il supporto dell’IT al business e mitigare efficacemente i rischi associati al cambio generazionale del personale IT”, conclude Chris O’Malley, CEO di Compuware. “La ricerca rivela che i CIO ne sono consapevoli e si stanno faticosamente impegnando per trovare delle risposte. Dal 2000 il mainframe ha cominciato a richiedere più attenzione e coinvolgimento diretto dei CIO e si andrà sempre più in questa direzione. Non si può affidarsi alla speranza ma bisognerà implementare una strategia mainframe valida”.