I proiettori Panasonic aprono nuove prospettive per il mercato del videomapping

Con l’animazione “Le Petit Chef” il videomapping entra al ristorante e in hotel

Se solitamente il videomapping viene utilizzato per realizzare installazioni imponenti, sulle pareti di grossi edifici e in occasione di grandi eventi a cui assistono migliaia di persone, grazie a Panasonic è stato possibile per l’azienda belga Skullmapping, di Antoon Verbeeck e Filip Sterckx, dimostrare che pari impatto emozionale è raggiungibile anche su scala più ridotta e per piccoli gruppi di persone, con videomapping che riproducono una tavola apparecchiata ed uno show cooking, da fruire direttamente nel piatto.

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Attraverso i proiettori professionali LCD PT-VZ570 di Panasonic, l’azienda ha realizzato un’animazione (il cui video è divenuto in breve tempo virale su Internet) dal titolo “Le Petit Chef” nella quale, appunto, uno chef in miniatura, proiettato su un tavolo da ristorante, cucina le pietanze di fronte ai clienti, direttamente nei piatti. L’animazione, proposta dapprima per un piccolo evento, ha riscosso notevole interesse e ha portato diversi ristoranti prestigiosi di tutto il mondo, dalla Russia a Dubai, interessati alla licenza d’uso dell’animazione o a commissionare proiezioni su misura.

Una nuova interpretazione del videomapping

Nella prima versione di questa idea innovativa di Skullmapping, il videomapping era concentrato su una portata principale. Ma il video ha riscosso un tale successo su YouTube (dove ha totalizzato 4,3 milioni di visualizzazioni nei primi 10 mesi) e su altri social media, che Skullmapping ha aggiunto un piatto di pesce, come antipasto, realizzando la seconda animazione: la bouillabaisse. L’installazione odierna presenta un pasto completo: dall’antipasto alla portata principale e al dessert.

“Il concetto di Le Petit Chef è stato ispirato dalla richiesta di un cliente che desiderava una mappatura sui tavoli di un evento”, commenta Antoon Verbeek. “Ovviamente, le mappature sui tavoli erano già note, ma si trattava soprattutto di installazioni grafiche. Volevamo creare qualcosa di nuovo e abbiamo pensato che aggiungere una figura sul tavolo, impegnata a cucinare per i clienti, potesse essere divertente. Abbiamo scelto i proiettori Panasonic perché, con le loro specifiche tecniche e l’alta risoluzione che permettono di raggiungere, rispondevano perfettamente alle esigenze di questo tipo di progetto”.

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Il progetto di mini-installazione è partito con una mini-mappatura realizzata con i proiettori LCD PT-VZ570 di Panasonic. La scelta è ricaduta su questo modello in quanto offre una combinazione eccellente di alta qualità delle immagini, basso TCO, installazione flessibile e funzionalità collaborative.

Conclusioni

Daniela Karakaci, Field Marketing Manager della Divisione Visual System Solution Panasonic in Italia, spiega: “Il nostro proiettore PT-VZ570 si distingue per il rapporto di contrasto, da 10.000:1, ed una luminosità a 4.800 ANSI Lumen, specifiche che hanno consentito al team di Skullmapping di utilizzare una risoluzione da 1.920 x 1.200, essenziale per le questo tipo di produzioni. Se, infatti, nelle applicazioni di videomapping tradizionali lo spettatore e la proiezione sono distanziati, in questo caso era fondamentale poter lavorare con una risoluzione elevata, in quanto il progetto si focalizzava su elementi in miniatura, con gli spettatori molto vicini allo schermo. Senza una risoluzione elevata, le immagini sarebbero risultate pixellate e, di conseguenza, l’animazione avrebbe perso leggibilità”.

Continua Filip Sterckx di Skullmapping: “Scegliere Panasonic è stato naturale: non soltanto è un marchio leader per le attrezzature audio-video, ma questi proiettori presentavano esattamente le specifiche e la risoluzione che cercavamo”.

Il team di Skullmapping ha creato le animazioni registrando i movimenti in studio, per poi dedicare da quattro a cinque settimane circa per sviluppare ogni singolo video, dall’elaborazione del concetto alla riproduzione del video live. “Secondo molti spettatori – aggiunge Filip Sterckx – l’effetto tridimensionale che si vede nel filmato è un ologramma o una proiezione in 3D. In realtà si tratta di una proiezione normale, basata su un’illusione ottica specifica. Infatti utilizzando un’immagine distorta e allungata, inquadrata dal giusto punto di vista, quello che si ottiene è proprio un effetto 3D o un’illusione”.

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“Inizialmente abbiamo sviluppato Le Petit Chef per un evento o due, allo scopo di dimostrare al pubblico le potenzialità delle mini-mappature”, rivela Varbeek. “Quando abbiamo notato il numero di ristoranti e hotel che ci hanno contattato dopo il primo video, ci siamo resi conto però che questa idea poteva veramente introdurre il videomapping nel settore dell’ospitalità”.