Il primo foldable di Big G non è esente da problemi
Il Google Pixel Fold è stato rilasciato ufficialmente solo qualche giorno fa negli Stati Uniti e, sfortunatamente, i consumatori stanno già assistendo ad alcune problematiche. Si leggono in giro segnalazioni di schermi rotti e danneggiati. Innanzitutto, c’è lo sfortunato incidente che Ron Amadeo ha vissuto su Ars Technica: la morte dell’OLED senza mezzi termini. Il giornalista riferisce che un minuscolo frammento probabilmente è entrato nella piccola “increspatura” dello schermo interno tra la protezione del pannello e le cornici e ha causato un incidente poco risolvibile. Un proprietario di Fold su Reddit ha invece sottolineato alcune piccole ammaccature in questa stessa area dello schermo. Come dire: è vero che questi dispositivi sono più delicati dei normali smartphone ma se pochi casi diventano centinaia, forse c’è una criticità di fondo. Un altro proprietario segnala piccoli graffi sui display, ossia sulla pellicola esterna protettiva, dopo poche settimane di test da parte degli esperti oltreoceano che lo hanno avuto in anteprima.
Sempre su Reddit, l’utente marcusr_uk segnala che una linea rosa brillante è apparsa sullo schermo interno del Fold dopo solo un paio d’ore: un tipo di danno che sarebbe coperto dalla garanzia dell’azienda.”Consigliamo a chiunque abbia un problema di contattare il supporto per indagare” le parole di Google. C’è anche un’altra opzione: Google permette negli Usa di riparare lo schermo in modalità fai-da-te con un kit di iFixit. Nonostante i notevoli miglioramenti della durabilità nel corso degli anni, i proprietari di Galaxy Z Fold (e Z Flip) segnalano ancora problemi con le protezioni dello schermo che si scollano, che si rompono nel punto di piegatura e con i cardini che si comportano male. Essere preparati sulla possibilità che qualcosa vada storto con i pieghevoli è, ahimè, ancora un dato di fatto del mercato attuale. Non a caso, i principali produttori offrono estensioni di garanzia ad-hoc per coprire danni più o meno accidentali, ancora all’ordine del giorno.
