2017 tempo di aggiornamenti: arriva anche Android Wear 2.0

Entro febbraio gli indossabili con sistema Google si aggiorneranno alla nuova versione che dona maggiore indipendenza agli smartwatch

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Era atteso entro la fine del 2016 ma, come aveva ammesso la stessa Google, il rilascio di Android Wear 2.0 è slittato di qualche settimana. L’aggiornamento del sistema operativo per indossabili, tutt’ora in fase di beta, aveva bisogno di una maggiore finalizzazione ed è per questo che il team di Mountain View lo ha tenuto in incubazione ancora per un po’, posticipando la pubblicazione al nuovo anno. Sembra che i tempi siano maturi per l’approdo dell’update sui wearable potenziati dal robottino verde, tanto che il passaggio al nuovo software pare essere questione di poco, con un rollout atteso per febbraio. L’indiscrezione è arrivata da uno sviluppatore Android che avrebbe ricevuto un’email nella quale lo si invita ad aggiornare le proprie applicazioni qualora siano state realizzate con il meccanismo di installazione di default APK, che le renderebbe non ricercabili sul Play Store al polso.

La novità maggiore

Si, perché tra le tante migliorie portate da Wear 2.0 c’è la presenza del Play Store indipendente, che consente di installare le applicazioni direttamente sull’orologio, senza passare per uno smartphone abbinato. Ciò rende lo smartwatch decisamente più slegato dalla fonte primaria di comunicazione, tanto da far pensare alla possibilità di lasciare del tutto a casa il telefonino durante brevi escursioni. In che modo? Qualora l’indossabile fosse dotato di connettività Sim o eSim, sarebbe in grado di connettersi alla rete non solo per ricevere ed effettuare telefonate ma anche per visualizzare e comunicare tramite le applicazioni standalone installate, come quelle di chat e di messaggistica. Siamo nel campo delle ipotesi (nessuna WhatsApp o Messenger ha confermato l’esistenza di una versione per Android Wear oltre a quella companion già presente) ma è chiaro che per rinvigorire un settore per nulla esploso bisogna andare oltre il semplice scambio di notifiche tra device.

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