Microsoft lancia il progetto Blueprint per portare il settore pubblico su Azure

I data center di Microsoft useranno il 60% di energia rinnovabile entro il 2020

La volontà è quella di incentivare lo sbarco della PA sul cloud: si parte dal Regno Unito

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Si parla spesso di cloud come del vettore che ha abilitato aziende di ogni dimensione ai principi della digital transformation. Quanto vale un assunto del genere in riferimento alla pubblica amministrazione? In tempi di spese e tagli di ogni sorta, ci sarebbe bisogno di far capire agli amministratori locali quanti vantaggi concreti la nuvola è in grado di apportare, non solo per svecchiare metodi e processi ma per risparmiare su costi gestionali ancora evidenti. Qualche esempio? La dematerializzazione, la manutenzione degli apparati on premise, la risoluzione di problemi alle macchine in loco, e tanti altri. Microsoft vuole far comprendere benefici del genere alla PA attraverso Blueprint, un programma che si pone l’obiettivo di incentivare l’utilizzo di Azure per la PA.

In cosa consiste

Lo farà portando nella pubblica amministrazione i 14 principi della cloud security pubblicati dal National Cyber Security Centre (NCSC) del Regno Unito, paese da cui Blueprint partirà, che comprendono best practices come la separazione dei dati tra gli utenti, le operazioni di protezione, gestione degli asset e il concetto di resilienza. Secondo Microsoft, Azure rispetta tutte le norme compilate, usando lo standard riconosciuto TLS 1.2 con chiavi di crittografia a 2048-bit RSA/SHA256, così da proteggere le comunicazioni tra gli utenti e verso il cloud. Allo stesso modo, Azure Active Directory assicura che le informazioni dei dipendenti siano conservate e condivise solo sui data center accessibili dagli impiegati e non da altre organizzazioni. Assieme a Blueprint, Microsoft ha svelato anche Service Bus Premium Messaging, un tool per la nuvola che abilita uno scambio più veloce tra gli iscritti a uno stesso gruppo professionale, soprattutto per applicazioni critiche e dove è richiesta una buona dose di scalabilità. È presto per dire se il progetto valicherà i confini britannici ma di certo Redmond ne trarrebbe vantaggio, e non solo di facciata.

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