Blackout estivi e l’impatto sui data center: i consigli di Eaton

Il caldo torrido che caratterizza questa stagione dell’anno rappresenta una potenziale minaccia per il business a causa dei frequenti cali di tensione e dei blackout, con conseguenti interruzioni dell’operatività dei sistemi IT che si possono tradurre in danni ai clienti e alla reputazione dell’azienda.

Secondo una recente indagine condotta da Eaton tra manager IT e di data center di tutta Europa, più di un quarto (27%) dei data center ha subito un blackout prolungato negli ultimi tre mesi, a conferma che la gestione dell’energia è una questione di importanza critica per tutto il mercato. Per supportare le aziende nello sviluppo di una strategia di gestione energetica del data center, Eaton ha delineato i fattori chiave che vanno considerati per prevenire e gestire al meglio le interruzioni nell’erogazione dell’energia.

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  1. Dal momento che i processi business critical dipendono dall’IT, il data center deve garantire resilienza affinché non ci siano interruzioni del business

I manager coinvolti nell’indagine di Eaton concordano nel riconoscere che i processi di business più critici dipendano dall’IT (82%) e che la salute del data center impatti direttamente la qualità dei servizi IT (74%). Tuttavia, due terzi dei rispondenti si sono detti insicuri della gestione energetica in essere nel data center. Affinché non si verifichino incidenti e blackout che mettano a rischio il business è necessario che per prime le aziende riconoscano l’importanza strategica della gestione energetica e di una pianificazione puntuale in questo ambito.

  1. Definizione un processo chiaro di disaster recovery

In una situazione di blackout dove le persone sono sotto pressione per ripristinare il prima possibile lo stato di servizio abituale avere un piano chiaro di azioni e priorità è fondamentale per evitare l’ulteriore prolungamento dell’assenza di energia. Il ripristino di un data center deve infatti avvenire in maniera graduale e metodica per non causare ulteriori danni e malfunzionamenti, come ad esempio sovraccarichi di energia e dei circuiti. È importante comprendere correttamente le dipendenze tra le diverse parti del sistema energetico e il carico IT e disporre del livello adeguato di resilienza dell’hardware, del software e dei processi.

  1. Aggiornamento dell’infrastruttura
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Un’efficace strategia di power management deve essere affiancata da un aggiornamento dell’infrastruttura, affinché questa sia realmente in grado di rispondere alle aspettative in termini di efficienza, affidabilità e flessibilità. Dall’indagine condotta da Eaton emerge tuttavia che quasi la metà del campione di manager IT e data center presi in esame ritiene che l’infrastruttura IT della propria azienda vada migliorata, numero che si avvicina a due terzi quando si parla specificatamente di strutture che riguardano energia e raffreddamento. Anche la gestione dell’energia sta diventando progressivamente un’attività definita dal software. In questo contesto, il software stesso può ricoprire un ruolo chiave per colmare il divario tra IT e gestione energetica, presentando le opzioni con le modalità di dashboard familiari a un pubblico IT, semplificando così la comprensione e l’automazione dell’infrastruttura di gestione dell’energia. Inoltre, è fondamentale che tutti i design associati alla distribuzione dell’energia e gli strumenti software di resilienza associati siano compatibili con l’offerta dei maggiori vendor di virtualizzazione per garantire il proofing dell’infrastruttura.

Il caso di British Airways

Un esempio concreto della minaccia che i blackout rappresentano per le aziende di qualsiasi dimensione è il guasto elettrico che a inizio giugno ha mandato in tilt il sistema informatico che gestisce gli scali di British Airways e che per una giornata ha costretto la compagnia a cancellare tutti i voli agli aeroporti di Gatwick e Heathrow. Questo non solo ha causato forti disagi a migliaia di passeggeri in attesa di partire da Londra, ma si è tradotto in risarcimenti stimati per oltre 170 milioni di euro a carico della compagnia.

“L’intero mercato data center deve imparare da quanto accaduto a British Airways e attuare le giuste misure che garantiscano che una gestione dell’energia efficace sia un «must have» e non un «nice to have»” – commenta Stefano Cevenini, Product Manager Power Quality e IT Channel & Data Center Segment Marketing Manager di Eaton Italia. “Eaton è da sempre a fianco delle aziende per realizzare data center affidabili e fornire soluzioni in grado di aiutare organizzazioni di qualsiasi dimensione a gestire l’energia del data center come un asset strategico in grado di generare benefici reali per l’azienda”.

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