A Smau la Trasformazione Digitale dell’Agrifood

Il Lazio che innova è di scena a Smau

Economia circolare, Digital Transformation, Customer Experience e nuove modalità di sfruttare il canale e-commerce. L’innovazione nell’Agrifood a Smau

In un contesto in cui il giro d’affari legato al cibo cresce con un tasso annuo del 4,5% sino al 2020, anno in cui, secondo gli analisti di Research and Markets il giro d’affari raggiungerà oltre 3 triliardi di dollari, Smau dedica al tema dell’Agrifood e all’innovazione collegata a questo settore diversi appuntamenti e momenti di confronto in cui aziende italiane collegate al business del cibo, della ristorazione e dell’agroalimentare racconteranno le proprie esperienze di innovazione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Al centro dell’attenzione l’offerta di grandi player come Avaya, presente a Smau anche quest’anno in quanto azienda leader multinazionale esperta nelle soluzioni di comunicazione e collaborazione la quale si inserirà nel panel Agrifood presentando “Use Cases” sulla Digital Transformation e Customer Experience, i 2 aspetti cardine per l’innovazione anche in questo settore, così come l’offerta proveniente dalle startup che offrono prodotti e soluzioni dedicate. Un momento d’oro per loro, dimostrato anche dalla nascita nel 2016, di Crowdfooding, la prima piattaforma di equity dedicata esclusivamente al settore, con base a Londra. Al vento favorevole per le startup dell’agrifood corrisponde un’attenzione crescente per la professione dello chef, oggi un mestiere “che seduce”: ai giovani cuochi professionisti è dedicata al piattaforma creata dalla startup bolognese Badeggs, che offre fra l’altro la possibilità di prenotare online “uno chef a domicilio”. A queste si affiancano anche le proposte che “rivoluzionano” la modalità di fruizione del cibo, esaltandone gli aspetti esperienziali. E’ il caso di Mashcream: il gelato è preparato in maniera espressa di fronte agli occhi del cliente, che sceglie gli ingredienti e assiste a un vero e proprio show cooking prima di gustare il suo cono o la sua coppetta. L’idea è di una startup di Ancona, ospitata all’interno dell’incubatore e acceleratore di impresa The Hive.

Leggi anche:  Cloudera rafforza la sua presenza nel Sud Europa con nuovi uffici a Milano, Madrid e Parigi

Accanto alle startup a Smau saranno raccontati diversi casi di successo, vincitori del Premio Innovazione Smau, come quello di Amadori che è riuscito ad integrare i vantaggi dell’e-commerce con il valore aggiunto del “negozio sotto casa”. Ha preso il via a Roma una sperimentazione che coinvolge 40 punti vendita: attraverso una piattaforma dedicata, il consumatore può scegliere online la sua macelleria di riferimento, vedere quali prodotti sono già presenti, e ordinare quello che non c’è, per poi ritirarlo nel punto vendita.  Da Amadori a Tetra Pak, azienda leader nelle soluzioni per il confezionamento degli alimenti, che ha attivato una partnership con il Food Innovation Program dell’Università di Modena e Reggio Emila, con cui sta esplorando le possibilità aperte dall’introduzione di imballaggi intelligenti. Fra i casi di successo figura poi Künzi, realtà leader nella produzione di casalinghi, che si è affidata a Run Time Solutions per introdurre il gestionale Sap Business One, che ha consentito fra l’altro una gestione più efficace della reportistica.

Dal mondo del food a quello dell’agricoltura, dove anche in questo caso non mancano i fermenti di innovazione. Particolarmente significativa l’esperienza di Biorfarm, in Calabria, che ha messo a punto una piattaforma di vendita online che consente al consumatore di adottare un albero per poi seguire e monitorare passo passo le diverse fasi della coltivazione e ordinare la frutta. Fra i casi  di successo vincitori del Premio Innovazione Smau anche la Tenuta Molino della Taverna, che ha reso concreto il paradigma dell’economia circolare utilizzando gli scarti di lavorazione del riso per riscaldare l’agriturismo, ma anche Terranéa, che produce cosmetici naturali a partire da materie prime come olive e dal latte.

Leggi anche:  Gruppo Lenovo: risultati finanziari dell'intero anno 2022/23

Innovazione nella lavorazione delle materie prime è il comune denominatore della startup potentina Pigmento produce invece colore, coniugando tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente e della siciliana Biospremi ha brevettato un nuovo sistema di spremitura dell’olio che non richiede l’utilizzo di acqua.

Anche sul fronte dell’agricoltura 4.0, anche in questo caso a Smau non mancheranno le esperienze significative, come quella di Cynomys, che ha messo a punto il “kit stalla”, basato su una rete di sensori IoT in grado di rilevare i parametri ambientali negli allevamenti e inviarli in tempo reale a una piattaforma cloud. Ed è proprio la tecnologia IoT ad offrire vantaggi prima d’ora sconosciuti al mondo dell’agricoltura. Lo sa, ad esempio Maschio Gaspardo che ha applicato questa tecnologia per realizzare una seminatrice di precisione in grado di cogliere le necessità del terreno e di operare di conseguenza e lo sa anche Antonio Carraro,  l’azienda ha integrato una nuova gamma di trattori Gamma Tony dotati di meccanica avanzata e un sofisticato software sviluppato internamente per garantire un maggior controllo della trazione.

A Smau tutte queste realtà si racconteranno all’interno del programma di Smau Live Show dedicati, in cui le startup avranno la possibilità di presentarsi al pubblico di imprese attraverso brevi pitch da 90 secondi e dove le aziende come Amadori, Künzi, Tetra Pak, Maschio Gaspardo e Antonio Carraro si confronteranno sulle diverse strategie di innovazione insieme a player digital e stakeholder del settore.

L’appuntamento è a Fieramilanocity dal 24 al 26 ottobre 2017.