Las Vegas fatale: prima uscita del bus senza pilota e primo incidente

Il mini van da 11 posti della francese Keolis è rimasto per sole due ore senza tamponamenti, poi l’irruenza dell’uomo ha prevalso

L’incidente che, dopo sole due ore dalla messa su strada, ha coinvolto il mini bus senza conducente da 11 posti della francese Keolis è l’ennesima prova di quanto la tecnologia possa migliorare la qualità dei trasporti. Il mezzo, realizzato in collaborazione con il gigante assicurativo americano AAA – American Automobile Association, ha una velocità massima di circa 45 km orari ma in certi punti si limita ai 25 km/h, per rispettare le norme e assicurare il corretto via vai di motocicli e pedoni. L’area di riferimento è quella di Las Vegas, dove già da tempo il van è stato testato dai due promotori assieme alla compagnia tech Nayva, senza riscontrare mai alcun problema. Dunque qual è stata la dinamica dell’incidente?

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Cosa è successo

Stando a quanto raccontato dal Las Vegas Review Journal, il bus senza pilota proseguiva lungo una tratta turistica, per accompagnare i passeggeri da un punto all’altro della città. “Lo shuttle stava facendo il suo lavoro, anche quando aveva deciso di proseguire dritto all’incrocio, dove un camion si sarebbe dovuto fermare per dare precedenza. Ma non l’ha fatto” – sono le parole di Jace Radke, portavoce del sindaco. La colpa dunque dell’impatto, che per fortuna non ha causato alcun tipo di feriti, è dell’autista del mezzo pesante, incurante del segnale e causa dell’incidente.

Senza troppi dubbi, due vetture senzienti e prive di conducente avrebbero semplicemente rispettato le norme, evitando sul nascere ogni problema. Siamo nel campo delle ipotesi ma la sensazione è che fin quando per strada ci saranno veicoli umani, il pericolo per l’incolumità di altri guidatori e pedoni arriverà sempre più da loro e mano dalle macchine self-driving.

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