Mozilla lancia il primo Firefox con motore Quantum

Dopo anni di Gecko ecco il nuovo browser, più veloce e stabile. Sarà rilasciato a livello globale il 14 novembre per Windows, macOS, Android e iOS

Ricordate Netscape? Il famoso browser per navigare in rete, uno dei primi a diventare così popolare, poggiava parte del suo sviluppo sul motore grafico Gecko. Non è un caso se dalle ceneri di Netscape nacque Firefox, basato proprio un Gecko, un insieme di codici che, seppur ottimizzati nel tempo, oggi non potevamo più rispondere alle esigenze di un internet moderno, bisognoso di risorse maggiore. Ed è per questo che il 14 novembre Mozilla lancerà a livello globale Firefox 57, la prima versione a funzionare su engine Quantum, scritta in Rust e C e con la promessa di essere più veloce e stabile. Quando disponibile, il nuovo Firefox verrà rilasciato per Windows 10, macOS High Sierra, Android Oreo e iOS 11, tutti sistemi operativi di ultima generazione, a dimostrazione di come il software benefici delle più recenti tecnologie sia in ambito desktop che mobile.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Le novità

In cosa consiste questo cambio di passo concreto? Prima di tutto nella presenza di Quantum CSS, il motore adibito a convertire gli elementi HTML e CSS per una migliore e visivamente più bella esperienza su schermo. Si tratta di una funzione già vista a bordo del browser Servo, progetto sperimentale di Mozilla. Lo stesso Quantum CSS verrà poi integrato in Firefox 58 per Android, così da portare avanti un aggiornamento su smartphone in linea con quello per computer. Altra  novità è un consumo minore di Ram, secondo Mozilla, sia rispetto alle versioni precedenti che alle attuali dei competitor. Stando alla Foundation, siamo nell’ordine di circa il 30% di sforzo di memoria in meno nei confronti di Chrome, a fronte di performance simili, qualche volta anche superiori. Ma è chiaro il senso di paertura verso l’esterno: grazie alla conversione dei moduli aggiuntivi, Firefox potrà supportare le estensioni scritte per Chrome e Opera, a patto che supportino le nuove API, come è già per migliaia di contenuti.

Leggi anche:  Schneider Electric: nuove soluzioni di produttività e sostenibilità che integrano Microsoft Azure OpenAI