L’Intelligenza Artificiale ha riscritto Harry Potter

E ci ha messo un bel po’ di violenza ed erotismo, creando un capitolo totalmente nuovo (e molto diverso) della saga di Rowling

Il team dei Botnik Studios ha creato un software che si traduce in una semplice tastiera predittiva. Per noi consumatori, l’esempio da accostare più calzante è quello di Swiftkey. Anche in quel caso, l’app per smartphone e tablet memorizza e impara le parole più digitate e i metodi di comunicazione in lettere dell’utente, per fornire suggerimenti più azzeccati con il passare del tempo. Dietro Swiftkey non c’è alcun programma di intelligenza artificiale complicato ma solo un algoritmo di machine learning che sta alla base delle metodologie di apprendimento automatico. Nei laboratori dei Botnik Studios invece, è stata sviluppata una tastiera predittiva più complessa, potenziata da un sistema AI decisamente avanzato.

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Cosa è successo

Il training fornito dai ricercatori è consistito esclusivamente in tutti e sette i libri della saga di Harry Potter, scritta dalla ben famosa autrice JK Rowling. L’obiettivo non era erudire il software circa il mondo dei maghetti e le loro storie fantastiche ma spingere l’algoritmo a riscrivere un capitolo della saga, dando spazio all’immaginazione e creatività. Il risultato si è discostato parecchio dalle idee originali, visto che la questione è sfociata presto in atti di violenza spietata, erotismo e persino cannibalismo. Il motivo? Sempre il solito: l’AI non è ancora in grado di contestualizzare una così vasta mole di informazioni. E soprattutto: senza l’input periodico di un comando umano, la deriva è dietro l’angolo. Si spiega così il clamoroso fail del bot su Twitter sviluppato da Microsoft e conosciuto come Tay e l’assenza di assistenti virtuali davvero utili per gli utenti mobili. Non ci siamo, non ancora. Elon Musk può stare tranquillo: probabilmente un’AI con una pistola tra le mani non saprebbe nemmeno cosa fare (se non glielo diciamo noi, ovviamente).

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