Le nuove tastiere dei MacBook Pro 2018 hanno uno strato anti-polvere

Il caldo autunno di Apple

Gli smanettoni di iFixit hanno smontato l’ultimo notebook della Mela, scoprendo qualche dettaglio in più sulla sua dotazione interna

Solo qualche giorno fa Apple ha presentato la nuova gamma di MacBook. Anche se la maggior parte delle novità riguardano la dotazione hardware interna, gli ingegneri di Cupertino hanno lavorato anche per migliorare parti del design e delle funzionalità d’uso del portatile. Croce e delizia di ogni utente Mac che si rispetti, la tastiera dei Book ha ricevuto un aggiornamento sostanziale nel 2017, che ne ha incrementato la precisione di digitazione.

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Tuttavia, soprattutto nelle ultime settimane, la compagnia ha dovuto affrontare una serie di problematiche proprio dovute al meccanismo a farfalla di cui è composta la keyboard, che causerebbe il facile ingresso di sporco e polvere e la mancata risposta del tocco sul software in uso. Non è stata una sorpresa che Apple abbia lavorato sui MacBook 2018 per risolvere la questione.

Come è fatto

Quando ha rivelato il MacBook Pro la scorsa settimana, Apple ci ha tenuto a specificare che le modifiche apportate alla tastiera a farfalla renderanno il tocco sui tasti un’attività meno rumorosa, oltre che precisa. Nello specifico ciò è reso possibile, stando a iFixit che ha smontato l’apparecchio, al nuovo e sottile strato di silicone gommato che si trova attorno al meccanismo, pensato proprio per tenere fuori polvere e sporcizia, oltre a ridimensionare la natura delle vecchie tastiere a farfalla.

C’è da dire che Apple non ha riconosciuto ufficialmente il problema, non per il momento. Tuttavia la tastiera dei MacBook Pro non sempre l’ha passata liscia negli anni scorsi. Quelli venduti dall’inizio del 2015 al 2016, ad esempio, possono soffrire del cosiddetto staingate, un problema per il quale i tasti rialzati causano uno scollamento della patina esterna antiriflesso del display, creando macchie e graffi, visibili in qualsiasi condizione. La compagnia ha applicato per il caso un programma di riparazione globale, senza scadenza, viste le lamentele e le proteste arrivate, nel frattempo, anche dall’Italia.

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