Anche da spento, un notebook può diventare vettore di attacco per i malintenzionati; per questo Google corre ai ripari sul suo sistema operativo
Molti utenti pensano che lasciando il computer in stand-by, si mettano al sicuro le informazioni in esso contenute. E invece non è così, visto che parte dell’hardware può ancora essere sfruttato da malintenzionati per veicolare nel sistema virus o altri tipi di minacce. Ad esempio, una semplice porta USB rappresenta un bel rischio di sicurezza quando il notebook è bloccato, visto che corrente e dati possono essere trasferiti anche in modalità non attive.
Per questo, Google ha deciso di rilasciare un aggiornamento per Chrome OS, il sistema operativo proprietario che potenzia i dispositivi della famiglia Chromebook, per rendere inutilizzabili le porte USB quando la macchina è in modalità di blocco. La funzione con cui Big G intende fronteggiare simili attacchi è conosciuta come USBGuard.
Cosa sappiamo
La novità ha il compito di arrestare la possibilità del sistema operativo di leggere il codice contenuto nei dispositivi esterni, che si tratti di file o addirittura di eseguibili in autorun. Questo accadrà solo con il Chromebook bloccato, sia per inattività che volontà dell’utente. La funzionalità è simile a quella introdotta da Apple in una recente build di IOS 11, che interrompe l’attività via porta di ingresso se il device è fermo da oltre un’ora.
Le periferiche collegate al notebook, prima di andare in stand-by o blocco, continueranno a funzionare senza problemi, garantendo, ad esempio, il rapido ripristino di mouse o hard-disk e di accessori vari. Tutto ciò, grazie ad una lista in cui inserire i gadget preferiti, che non dovranno smettere di lavorare anche dopo l’avvio di USBGuard. L’opzione, che si potrà comunque disattivare, è una di quelle che i produttori concorrenti potrebbero prendere in considerazione come update delle loro macchine. Non è un caso se Chrome OS viene considerato più sicuro di giganti quali Windows 10, proprio per accortezze del genere che, seppur minime, contribuiscono ad accrescere la difesa del sistema, anche per i meno esperti.