Facebook sapeva di Cambridge Analytica prima del leak

Perché Facebook ha rotto con l’Australia

Il social network conosceva il modus operandi dell’organizzazione ben prima della pubblicazione della storia da parte dei media

Nel bel mezzo del 2018, il Guardian pubblicò la notizia del modus operandi di Cambridge Analytica, azienda che poteva accedere ai dati personali degli iscritti, amici compresi, semplicemente attraverso l’uso di un’app. A quanto pare, ben prima di quel leak, Facebook era già a conoscenza della questione, nello specifico sin dal 2015. Quanto raccontato dall’ex dipendente dell’agenzia, Christopher Wylie, non era dunque una novità per il social network, anzi una conferma semmai. Ricostruiamo i fatti: nel 2015 Cambridge Analytica è l’oggetto di alcune email prese in considerazione durante un processo giudiziario a Washington DC. La faccenda si opponeva ad alcune procedure di Facebook che potevano esporre dati sensibili in larga scala.

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Cosa succede a Facebook

Uno scambio di e-mail tra i senior manager di Facebook dimostra che la compagnia era a conoscenza di “pratiche improprie di raccolta dati” da parte di Cambridge Analytica, nel settembre del 2015. Il primo pezzo del Guardian sulla Cambridge Analytica fu pubblicato tre mesi più tardi, nel merito di un utilizzo effettuato dal candidato presidenziale repubblicano Ted Cruz.

Ma Facebook la pensa diversamente: ”A settembre del 2015 i dipendenti hanno appreso che Cambridge Analytica stava analizzando i dati, cosa che purtroppo è comune per qualsiasi servizio internet. A dicembre, abbiamo scoperto per la prima volta attraverso i resoconti dei media che Aleksandr Kogan ha venduto dati a Cambridge Analytica, e abbiamo agito: ma erano due cose diverse”. È passato poco più di un anno dall’esplosione dello scandalo ma la vicenda è ancora calda visto che colpi di scena si susseguono ripetutamente e non sembrano voler porre la parola fine alla questione.

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