Il benessere mentale dei lavoratori: quando il lavoro diventa un problema

Stress sul lavoro, una nuova ricerva ADP

Un lavoratore italiano su tre (32,5%) afferma che non vi è il minimo interesse da parte della propria azienda in merito al suo benessere e stato psicologico/emotivo

Obiettivi da raggiungere, orari di lavoro infiniti, richieste continue da soddisfare: spesso il lavoro può creare dei veri e propri disagi psicologici, dettati da ansia e stress. Se poi a questi vengono aggiunti i problemi personali, la situazione può solo peggiorare.

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La survey “Workforce View 2019” di ADP esplora il modo in cui i dipendenti percepiscono le problematiche più attuali sul posto di lavoro e il futuro del lavoro. In Italia è stato intervistato un campione di 1400 lavoratori.

Uno su tre (il 32,5%) ha affermato che non vi è il minimo interesse da parte dell’azienda per cui lavora in merito al proprio benessere e stato psicologico/emotivo. il 36,9% afferma invece che vi è un interesse, ma molto superficiale. Solo 1 su 5 (il 22%) crede vi sia abbastanza attenzione, ma è solo l’8,2% che afferma che l’interesse è forte e reale.

“È molto preoccupante vedere quanti dipendenti non si sentono a loro agio nell’aprirsi sulle proprie difficoltà. I problemi di salute mentale e psicologica sono spesso responsabili dell’assenteismo sul posto di lavoro e non c’è motivo per cui non dovrebbero essere trattati allo stesso modo di una malattia fisica, piuttosto che qualcosa di cui vergognarsi. La maggior parte delle aziende vuole davvero supportare i dipendenti, ma parlare dell’argomento non è sempre facile. – dichiara Virginia Magliulo, general manager Adp Italia – Un buon inizio è dare l’esempio: se i dipendenti vedono figure di alto profilo che si aprono su questioni come stress e salute mentale, ciò li aiuta a capire che anche loro possono farlo. Guidando i dipendenti in modo aperto e aiutandoli a sentirsi a proprio agio nell’affrontare eventuali problemi che stanno vivendo, le aziende possono creare una forza lavoro più motivata”.

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Alla domanda “a chi ti rivolgeresti in azienda per parlare di un tuo eventuale problema di ansia o stress, o psicologico?”, il 25% dei dipendenti italiani ha risposto che non ne parlerebbe con nessuno, solo il 15% con il proprio capo mentre il 60% coi colleghi.

Questo potrebbe significare che molti dipendenti stanno perdendo il supporto di cui hanno bisogno per far fronte ai propri problemi psicologici sul lavoro.

Il 15% degli intervistati ha poi dichiarato di subire stress tutti i giorni, il 20% di subire una pressione eccessiva almeno due-tre volte a settimana, l’8,7% arriva a 4-6 volte a settimana. Solo il 13% dice di stare bene e di non subire ansia o stress. Questa percentuale sale al 25% per gli over 55 mentre nella fascia 25-34 anni scende all’8%.