Apple, Google e Microsoft collaborano per fornire accesso digitale alle cartelle cliniche dei pazienti

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Sarà più semplice, negli USA, condividere i dati sanitari tra strutture e piattaforme differenti, per facilitare lo scambio di informazioni

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Rappresentanti di importanti aziende tecnologiche quali Apple, Google, Amazon e Microsoft si sono uniti ad alcuni dei maggiori assicuratori sanitari e ospedali in un’iniziativa per fornire ai consumatori un accesso più facile alle loro informazioni mediche. Chiamato CARIN Blue Button API, il modello è uno standard per la condivisione dei dati relativi alle indicazioni sulla salute, che comprende test, visite mediche e procedure mediche.

Le specifiche sono state sviluppate dalla CARIN Alliance, una coalizione di organi sanitari e tecnologici creata per promuovere lo “scambio di informazioni sulla salute diretto dai consumatori”. La bozza di guida all’implementazione include più di 240 elementi condivisibili, concordati da più piani sanitari regionali e nazionali negli Stati Uniti.

Cosa potrà raccontare

Apple, Google e Microsoft hanno sviluppato le proprie iniziative incentrate sulla salute, ma la mancanza di un modello standard ha reso difficile l’accesso ai dati clinici su piattaforme diverse. Apple, ad esempio, ha collaborato con numerosi ospedali negli Stati Uniti per consentire ai pazienti di visualizzare dati importanti come vaccinazioni, risultati di laboratorio, farmaci e sostanze vitali tramite l’app Salute su iPhone e iPod. Allo stesso modo, Microsoft, con HealthVault, consente l’archiviazione e la gestione delle informazioni relative a salute e fitness.

Lo standard Blue Button 2.0 è un importante passo avanti perché offre un’ampia panoramica della salute di un paziente, indipendentemente da dove siano stati curati. Ciò potrebbe tradursi efficacemente in una migliore portabilità dei dati indipendentemente dal dispositivo e dalla piattaforma, rendendo così il processo molto più efficiente. Lo standard è attualmente in una fase primordiale, ma l’alleanza spera di testare le specifiche entro la fine dell’anno.

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