Il biglietto della metro? Si compra con la «faccia»

Usa, le agenzie federali accelerano sul riconoscimento facciale

In Cina le persone di età superiore ai 60 anni possono usare il riconoscimento facciale, per avere corse gratuite in metropolitana

La tecnologia di riconoscimento facciale è utilizzata in Cina per varie operazioni, dall’identificazione dei criminali alla misurazione dell’attenzione degli studenti in classe. Ora, ha debuttato all’interno del paese un sistema che consente ai pendolari di farsi scannerizzare il volto per accedere in metropolitana.

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Un rapporto del South China Morning Post suggerisce che nella parte meridionale di Shenzhen ha iniziato a farsi largo una tecnologia di riconoscimento che consente a chi ha più di 60 anni di registrarsi per avere corse gratuite. Altre città, come Jinan, Shanghai, Qingdao, Nanchino e Nanning, stanno sperimentando la soluzione. La tecnica di Shenzen è stata implementata in 18 stazioni con 28 macchine automatiche ai tornelli e 60 emittenti di biglietti self-service.

Il volto è l’accesso

Tencent, il gruppo che ha sviluppato la soluzione e che gestisce parti della rete metropolitana cittadina,  prevede di estendere il biglietto gratuito attraverso un programma di riconoscimento facciale includendo i veterani dell’esercito. Pare che il sistema stia lentamente guadagnando popolarità tra i passeggeri, visto che un rapporto suggerisce che oltre 500 pendolari scansionano i loro volti ogni giorno a Jinan. Pagare beni e servizi usando il viso non è un fenomeno nuovo in Cina. Alipay e WeChat permettono già di effettuare acquisto con la sicurezza biometrica.

Anche le app di prestito più piccole, come Money Station, usano la tecnologia per verificare l’identità dei richiedenti. In un clima in cui la sorveglianza di massa è una preoccupazione crescente in tutto il mondo, un sondaggio pubblicato dalla China Payment and Clearing Association nel 2018 ha rilevato che l’85% dei consumatori è a proprio agio pagando attraverso un metodo biometrico, come l’impronta digitale o la scansione del viso. Probabilmente chiedendosi ben poco di come i loro dati vengano preservati in caso di perdita o vulnerabilità dei sistemi.

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