IDC e Aruba, il futuro è sempre più multicloud

IDC e Aruba, il futuro è sempre più multicloud

In che modo il trend sta facendo evolvere la spesa IT e che ruolo svolge nella nuova era della trasformazione digitale? Le risposte di analisti e aziende

Più di una volta, IDC Italia ha spiegato come l’era presente, parlando di IT, sia quella dei sistemi autonomi. Dopo aver vissuto l’arrivo della nuova tecnologia e dell’offerta dei modelli cloud, a cui sono seguiti le piattaforme di collaborazione e le innovazioni delle community (pensiamo alla blockchain), oggi sempre più, si va a delineare un quadro in cui si avverte consciamente la pervasività di concetti dirompenti, ma già reali: IA esponenziale, integrazione di big data, quantum computing. Nel giro di quindici anni, dal 2007 al 2022, il passaggio sarà talmente rivoluzionario da farci guardare indietro chiedendoci come il business abbia fatto a seguire i propri obiettivi privo di alcune delle soluzioni già adesso implementate.

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«Eppure, il passaggio è così naturale da seguire in maniera lineare un’evoluzione dei sistemi, senza stravolgere la produttività» spiega Sergio Patano, Associate Research Director di IDC Italia. «Anche in Italia, dove il mercato ICT è notoriamente piatto, ci sono delle voci che crescono in maniera importante anno su anno, con tassi del +15-20%». Si tratta di contesti che hanno direttamente a che fare con quei flussi menzionati prima e quindi i vari SaaS, IaaS, PaaS, ma anche IoT, VR e AR, come soluzioni di formazione e assistenza in remoto. Insomma, forse il nostro paese fa meno notizia ma è lanciato, come altri, verso il futuro delle applicazioni next-gen.

In tutto ciò, che ruolo assume il cloud? Ancora Patano: «Le aziende sono passate dal “dover” avere un servizio sul cloud a chiedersi cosa può fare il cloud per loro. Quando ci si rende conto che la nuvola può semplificare il raggiungimento degli obiettivi, allora il dubbio sulle funzionalità diviene inesistente. Piattaforme di sviluppo accessibili, performanti, calcoli e analisi automatiche in tempi ridottissimi, sono solo alcuni dei benefici che guidano la prossima spesa IT».

Nel concreto, IDC vede, nelle sue predizioni 2019, una serie di tendenze emergenti nel mondo IT legato al cloud. Entro il 2020, il 75% delle imprese che utilizza il public cloud utilizzerà anche una piattaforma di private cloud. Entro il 2023, il 30% di tutti i sistemi IT aziendali, nei data center o all’edge, erogherà servizi che si baseranno sul public cloud. La sfida sarà dunque gestire la transazione ad ambienti ibridi, mantenendo l’IT service delivery.

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In tema cloud, indicativa è l’esperienza di Aruba, la cui business unit Enterprise è dedicata proprio all’offerta di servizi IT per aziende e professionisti. «Negli ultimi anni sono emersi dei macro-trend capitanati dal fatto che i servizi Cloud Enterprise sono in crescita. Si manifesta sempre di più l’interesse a migrare la propria infrastruttura IT in cloud, con l’obbiettivo di ottimizzare i costi e ridurre la complessità di gestione della propria piattaforma IT» afferma Lorenzo Giuntini, CTO di Aruba. «Sempre più grandi aziende necessitano di un’infrastruttura cloud dedicata per sfruttare tutti i benefici a livello di controllo e personalizzazione, oltre alla razionalizzazione del proprio installato. Ciò è necessario soprattutto nelle infrastrutture di dimensioni e complessità consistenti, nell’ottica della riduzione dei costi».

Aruba si riferisce al “cloud enterprise” non come un servizio o una soluzione ma un approccio alle tecnologie, basato su flessibilità e personalizzazione, con la volontà di superare le logiche e i vincoli della piattaforma pubblica tradizionale. «Ogni azienda, inclusa la PA, ha esigenze diverse e per questo è molto apprezzato il dialogo e la possibilità di creare soluzioni tailor made, che rispecchino i singoli bisogni, senza dover avere impatto sui processi preesistenti» conclude Giuntini.

In questo modo, si superano anche quei vincoli che, di norma, impone il service provider. La flessibilità dei modelli, permessa da Aruba, consente di spostarsi, in ottica multicloud, da una piattaforma all’altra, per dar vita a reali operazioni di cost saving e aumento delle performance, traendo il meglio dall’essenza stessa della nuvola, che svecchia metodi e procedure appartenenti all’era precedente dell’IT.

Videointervista a Lorenzo Giuntini, Chief Technology Officer di Aruba