Mastercard e Visa abbandonano Facebook Libra

Perché la Francia vuole bloccare Libra

Il futuro della moneta di Zuckerberg è meno roseo del previsto dopo il dietrofront dei partner più importanti tra cui anche PayPal

I piani di Facebook per realizzare la valuta digitale chiamata Libra hanno subito una serie di colpi di arresto durante il fine settimana, che potrebbero influenzarne il lancio. Dopo che PayPal ha annunciato l’intenzione di lasciare il progetto, altre defezioni ne minano le basi. Visa, Mastercard, eBay e Stripe sono fuori dall’iniziativa, il che vuol dire che almeno la metà del potenziale è andato in frantumi. Le istituzioni finanziarie hanno espresso preoccupazione per le conseguenze normative del coinvolgimento nel sistema. Ma non sono solo le banche: anche i governi pensano che l’idea di una moneta a marchio Facebook rischi di destabilizzare i mercati tradizionali, causando un’inflazione mai vista nel mondo delle criptovalute.

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Cosa succede a Libra

Un nuovo rapporto del G7, compilato da rappresentanti delle banche centrali, del Fondo monetario internazionale (FMI) e del Financial Stability Board, ha avvertito che, a meno che non dia maggiori sicurezze di stabilità, Libra non ha da farsi. Priva di un’approvazione dagli organi mondiali, Zuckerberg non può certo sfidare il contesto e lanciarsi da solo alla conquista del Finance. Il rapporto sarà presentato alla conferenza del G7 alla fine di questa settimana e spiegherà le “nove” ragioni per cui Libra non è ancora matura per un arrivo vero e proprio a livello globale.

“Affrontare i rischi non è necessariamente una garanzia di approvazione normativa per un accordo sulle stablecoin” affermano dal G7. Nel frattempo, i restanti membri del Consiglio di Libra si incontreranno a Ginevra nei prossimi giorni. Il fatto che l’incontro si svolgerà in Svizzera, sede di attività bancarie spesso segrete, non passerà certo inosservato.

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