Dopo Mozilla, anche Chrome rimuove le estensioni Avast e AVG

Google Chrome si aggiorna per l’era del remote working

Google ha rimosso i componenti aggiuntivi dal Chrome Web Store per violazione della privacy degli utenti

Come riportato di recente, quattro estensioni di Avast, che coprono sia i marchi Avast che AVG, sono state eliminate dal browser Firefox da parte dello sviluppatore Mozilla. A seguito di un’indagine condotta dal team di AdBlock Plus, gli add-on interessate sono le due AVG/Avast Online Security e le due AVG/Avast SafePrice. Il rapporto Adblock Plus spiega:

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«I dati raccolti qui vanno ben oltre la semplice esposizione dei siti visitati e della cronologia delle ricerche. Il tracciamento degli identificatori di schede e finestre, così come le tue azioni, consentono ad Avast di creare una ricostruzione quasi precisa del comportamento di navigazione: quante schede hai aperto, quali siti web visiti e quando, quanto tempo dedichi a leggere i contenuti, dove fai clic e quando passi a un’altra scheda». Le stesse motivazioni che hanno spinto Google a eliminare suddette estensioni dal Chrome Web Store.

Cosa succede ad Avast e AVG

Anche se Avast ha sostenuto che non si è mai trattato di un’operazione di data mining, i dubbi restano. «Affinché le nostre estensioni del browser svolgano il proprio compito di rilevare e bloccare le minacce, dobbiamo essere in grado di raccogliere dati dalle URL. Così funzionano le nostre e le altre soluzioni antivirus. Per questo, non abbiamo bisogno di alcun dato personale identificabile. Pertanto, e per proteggere la privacy dei nostri utenti, i dati che raccogliamo sono privati ​​di tutte le informazioni personali identificabili (PII), il che significa che sono memorizzati in un formato completamente non identificato. Condividiamo anche questi dati statistici aggregati con la nostra società di analisi di marketing, Jumpshot, e siamo stati trasparenti con i nostri clienti e il mercato, sin dal lancio».

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Secondo l’azienda, Avast segue le pratiche del settore conformi al GDPR, descritte nella sua Informativa sulla privacy ma i fatti farebbero propendere per qualcosa di diverso, vicino a una violazione. Del resto, Avast è stato spesso criticato per la sua raccolta di dati, sia in quanto alle piattaforme di protezione malware che per la suite di strumenti di Piriform. Ad ogni modo, lo sviluppatore afferma che sta già lavorando con Mozilla e Opera, che avevano preso provvedimenti sulle estensioni, e spera di farlo anche con Google anche se per ora non ci sono notizie a riguardo.