“Safe City: le priorità del remote control”, l’incontro di Prysmian Group e IATT

Augmented city: la visione di Engineering

I protagonisti del settore a confronto sull’evoluzione della smart city

Safe City: le priorità del remote control” è il titolo dell’incontro organizzato oggi a Roma da Prysmian Group, leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, e IATT – Italian Association for Trenchless Technology. Si tratta dell’ottava edizione dell’iniziativa, che oggi ha messo a confronto i protagonisti del settore, sia sul fronte istituzionale, sia su quello degli operatori, su come il modello della smart city si stia evolvendo per rispondere alle esigenze di innovazione per edifici, infrastrutture e cittadini, con un particolare focus sui nuovi servizi di sicurezza, monitoraggio e asset management.

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In un contesto in cui, secondo i dati di Ref Ricerche, tra il 2013 e il 2019 sono stati dichiarati in Italia 87 casi di “Stato d’emergenza” per calamità climatiche come siccità, alluvioni o frane, con danni pari a 9,4 miliardi di euro, diventa quanto mai urgente utilizzare in modo sistematico ed efficace le soluzioni offerte dall’innovazione tecnologica per limitare e possibilmente prevenire i danni provocati da questi fenomeni. È qui che raccolta, analisi ed elaborazione dati a supporto dei decision maker, abilitate dalle nuove generazioni di connettività come fibra ottica, banda ultralarga e 5G, possono essere utilizzate per rispondere all’esigenza di sicurezza di edifici, infrastrutture e cittadini.
Il Convegno IATT-Prysmian Group ha puntato l’attenzione proprio sul nuovo concetto di sicurezza pubblica, che evolve grazie alle nuove tecnologie trasmissive di cui la fibra è ancora il principale elemento abilitante.

“Rendere le nostre città sicure oltre che intelligenti è un obiettivo imprescindibile” – ha dichiarato Carlo Scarlata, Amministratore Delegato Commerciale di Prysmian Italia. “Per raggiungere questo traguardo occorre dare priorità a tutti gli strumenti e i servizi che, grazie all’Internet of Things, consentono di fare di ogni elemento della città, che sia edificio, strada, automobile o robot industriale, il nodo di una rete dotata di sensori in cui gli elementi sono interconnessi e comunicano in modo multidirezionale e intelligente”.

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“Le tecnologie no-dig possono fornire un contributo preziosissimo al percorso che porta a fare delle nostre città dei luoghi innovativi e sicuri” – ha commentato Paolo Trombetti, Presidente IATT. “Il rapporto tra trenchless technology e remote control è una dinamica win-win che consente rapidità di implementazione delle nuove tecnologie ed evita allo stesso tempo l’invasività sul territorio e sull’ambiente che avrebbero i sistemi tradizionali di posa in opera di cavi”.

Tra i progetti presentati oggi, il Professor Fabio Grazioli dell’Università degli Studi dell’Aquila ha proposto il progetto “INCIPICT”, che intende attuare il monitoraggio strutturale della città dell’Aquila – duramente colpita dal terremoto del 2009 – attraverso una rete ottica sperimentale per collegare i siti più importanti della città, progetto per il quale Prysmian Group sta contribuendo attraverso la fornitura di fibra ottica per la rete infrastrutturale.

Il Convegno ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle tecniche e le tecnologie per delle città più efficienti e sicure e numerose sono le personalità e le istituzioni intervenute: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Comune di Firenze, oltre a rappresentanti di TIM, Vodafone Italia, INWIT, Ericsson Italia, RFI, Infratel Italia, Nokia Italia, CEIT, Italtel, MM Spa.