La società che sviluppa hardware sposta la sua produzione verso la realizzazione di mascherine chirurgiche nella battaglia per fermare il Covid-19
Il CEO di Razer, Min-Liang Tan, ha annunciato via Twitter un leggero cambio di programma per parte della produzione della compagnia. I dipendenti hanno già iniziato a convertire alcune delle linee di produzione per realizzare mascherine chirurgiche, invece del “solito” hardware focalizzato sui videogame (mouse, tastiere, cuffie e altro). Razer ha in programma di donare un milione di queste maschere a varie autorità sanitarie di tutto il mondo con le prime spedizioni dirette a Singapore. Gli uffici regionali e globali contatteranno vari governi e autorità sanitarie per capire come poterli supportare durante la pandemia di COVID-19. Tan afferma anche che questo è il “primo passo di molti” che Razer prenderà per aiutare a combattere il Coronavirus.
La conversione della produzione di Razer
«Siamo impegnati nel contribuire con il nostro tempo extra, risorse, sforzi e talenti nella lotta contro COVID-19». Il Coronavirus sta avendo un profondo impatto sul mondo, incluso l’industria dei giochi. Diverse grandi conferenze di videogiochi sono state cancellate, numerosi sviluppatori e aziende lavorano da casa, per prevenire la diffusione. Il CEO ha affermato che tutti hanno un ruolo da svolgere nella lotta contro il virus e che non importa quale settore sia al centro dell’attività.
Con la sede sudorientale di Razer in Asia a Singapore, Tan ha detto che la sua compagnia farà di tutto per la lotta contro l’epidemia. La scorsa settimana, la Jack Ma Foundation e Alibaba Foundation hanno annunciato congiuntamente la fornitura e donazione di materiali di prima necessità medica, come i dispositivi di protezione, in Giappone, Corea, Italia, Iran e Spagna.