Perché Google ha rimosso dal Play Store il rivale di TikTok

Perché Google ha rimosso dal Play Store il rivale di TikTok

Zynn aveva raggiunto il top dei download in molti mercati, prima di essere bannato dal negozio con l’accusa di plagio

Una nuova app di video virale, che ha sorpassato TikTok in cima alle classifiche di download negli Stati Uniti, è stata eliminata da Google dopo accuse di plagio. Zynn, della start-up cinese Beijing Kuaishou Technology, è diventata l’app americana più popolare su Android e iPhone poco dopo il lancio a maggio, secondo i dati di Sensor Tower. Kuaishou, che ha recentemente raccolto 2 miliardi di dollari da Tencent, aveva già sviluppato l’omonima app di short video in Cina, superata solo da Douyin, la versione cinese di TikTok. Perché Google ha rimosso Zynn dal suo Play Store? Beh, pare che il motivo sia l’aver trovato, caricato da un iscritto, un video “plagiato”. In verità, numerosi influencer si sono lamentati di aver individuato i loro video ripubblicati senza permesso proprio su Zynn.

La via cinese al successo

«Ammettiamo di aver avuto alcune disattenzioni in questo settore» ha detto Zynn, aggiungendo però che mancano prove dirette che i filmati del litigio provengano da altre piattaforme e siano oggetto di re-posting. La società ha dichiarato di aver lanciato una nuova pagina nell’app per consentire agli utenti di segnalare video offensivi ma, nonostante ciò, Google non si è fermata dal bannarla dal suo negozio di app.

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Ad ogni modo, Kuaishou adotta una politica davvero interessante per gli utenti più popolari che decidono di investire il loro tempo sull’app. Zynn paga 1 dollaro per ogni iscrizione al canale e, per referral di successo, si arriva a guadagnare fino a 20 dollari o 10 dollari per ogni cinque amici che scaricano l’app e iniziano a guardare video. L’azienda ha affermato che invece di acquistare spazi pubblicitari su Facebook e Google usa  “esattamente la stessa quantità di denaro” per pagare gli utenti ad iscriversi. «La nostra app avrà un valore e un significato solo con un grande numero di persone» spiegano dalla Cina. Intanto, proprio Kuaishou ha portato in aula il rivale Douyin, per violazione del marchio e concorrenza sleale, chiedendo un risarcimento di 5 miliardi di dollari.

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