L’uguaglianza di genere negli studi scientifici è più importante che mai

L'uguaglianza di genere negli studi scientifici è più importante che mai

Di solito mi occupo di argomenti relativi alle vendite, ma in questo post farò una deviazione per parlare di parità di genere. Durante la crisi causata dal COVID-19 abbiamo avuto sempre più bisogno della tecnologia per collaborare, lavorare e rimanere in contatto, e questo mi ha fatto riflettere sull’importanza della formazione STEM (dall’acronimo inglese che corrisponde a Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) per le studentesse

A cura di Glenda Brady, Vicepresidente Sales & Marketing Europa di Orange Business Services

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Le donne, come sappiamo, sono in minoranza nelle professioni STEM. Solo il 28% delle start-up, ad esempio, ha una fondatrice donna. Per scoprire il motivo, dobbiamo andare dietro fino all’asilo. Le ragazze non hanno minori capacità, ma a causa della mancanza di incoraggiamento sin dalla tenera età, non sono hanno abbastanza fiducia in sé stesse per perseguire queste materie.

Non sorprende, quindi, che solo il 30% circa di tutte le studentesse scelga ambiti di studio legati alle STEM nell’istruzione superiore, mentre solo il 3% sceglie l’ICT, secondo l’UNESCO.

La pandemia potrebbe peggiorare la situazione

Come ha sottolineato il World Economic Forum, la scienza e l’uguaglianza di genere sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi globali di sostenibilità. La pandemia ci ha dimostrato che le competenze digitali sono fondamentali in tempi di crisi. Ma, paradossalmente, l’emergenza sanitaria globale potrebbe finire per far arretrare le donne nelle carriere STEM.

Secondo un recente studio presieduto dalla professoressa Emma Johnston, Dean of Science presso l’Università del New South Wales in Australia, i progressi che le donne hanno fatto nelle scienze potrebbero essere spazzati via dalla pandemia, a meno che non si intervenga.

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A perdere il lavoro nel settore IT sono state più le donne degli uomini, e il fardello dei figli a casa da scuola è ricaduto maggiormente sulle spalle delle madri. L’industria dei servizi scientifici e tecnici australiani ha registrato una perdita di posti di lavoro del 5,6% da metà marzo a metà aprile 2020, con posti di lavoro ridotti del 6,3% per le donne rispetto al 4,8% per gli uomini in questo campo.

La speranza è che questo rapporto serva a ricordare ai dipendenti la diversa prospettiva che le donne portano nell’ambito STEM. Questi risultati dovrebbero anche incoraggiare le organizzazioni a essere vigili sulla diversità di genere e sull’impatto delle decisioni di genere nei prossimi mesi, mentre ogni settore industriale è impegnato a riprendersi dalla pandemia.

Una finestra di opportunità

La pandemia ha amplificato le disuguaglianze per le ragazze nelle carriere STEM e la situazione potrebbe peggiorare molto se non intraprendiamo un’azione decisiva.

Quasi 10 milioni di bambini potrebbero non tornare più a scuola dopo i lockdown causati dal COVID-19, secondo un rapporto di Save the Children. L’istruzione delle ragazze ne risentirà in modo sproporzionato perché devono lavorare o prendersi cura dei loro fratelli, ad esempio. Ma ora abbiamo la possibilità di cambiare la situazione e garantire che le ragazze di tutto il mondo non solo abbiano un’istruzione, ma possano immaginare un futuro per sé stesse nelle scienze.

Il successo nella gestione della pandemia dei paesi con una leadership al femminile ha dimostrato quanto siano importanti le donne. Non sorprende, quindi, che le Nazioni Unite considerino l’uguaglianza di genere “non solo come un diritto umano fondamentale, ma una base necessaria per un mondo pacifico, prospero e sostenibile”.

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Cambiare le percezioni

Ci è voluto un evento senza precedenti e imprevisto per dimostrarci che oggi è più importante che mai per i bambini apprendere le abilità STEM. Il documento del World Economic Forum su “Schools of the Future” sottolinea il fatto che la tecnologia e la programmazione saranno competenze essenziali per il futuro. È imperativo che le ragazze non siano escluse.

Il World Economic Forum rileva che la collaborazione pubblico-privato sarà essenziale per garantire che le scuole dispongano dell’infrastruttura necessaria per consentire l’apprendimento digitale e la comprensione delle competenze digitali richieste dalle aziende. Orange è stata un pioniere in questo ambito con  Orange #Supercoders, per introdurre i bambini tra i 9 ei 13 anni alla programmazione: abbiamo scoperto che le ragazze vengono molto motivate dalle loro esperienze di programmazione. La Fondazione Orange gestisce anche programmi di Digital Schools nei paesi africani.

Mettere in connessione

La penuria di competenze tecnologiche, già esistente, è destinata a peggiorare nell’economia low touch e hi-tech in cui ci troviamo, se non portiamo più donne in queste professioni.

Incoraggiare le ragazze interessate alle scienze e ispirarle a intraprendere una carriera nella tecnologia sono essenziali per l’innovazione e la crescita economica sostenibile a lungo termine. E, come ho imparato dalle mie esperienze, anche i team misti hanno prestazioni migliori.

La CSR è una componente importante della nostra strategia Engage 2025. Durante la Settimana europea dello sviluppo sostenibile, da poco trascorsa, noi di Orange abbiamo dato la priorità alla diversità di genere come obiettivo chiave di sviluppo sostenibile a cui contribuire.

Concludendo con una nota positiva, credo che il divario di genere alla fine si colmerà, se tutti collaboriamo in questa direzione. Non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui ci sarà una completa parità di genere nei curriculum che ricevo per candidature nei ruoli di vendita e prevendita.

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