A Roma il primo Museo del VideoGame

Inaugurazione 19 Ottobre 2012, il 20 Ottobre ingresso gratuito

ViGaMus è il primo museo italiano del videogame, in cui si può ripercorrere la storia del videogioco dalle origini.

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Sarà possibile, all’interno dei 1000mq di esposizione permanente, “giocare nel passato”, osservare l’evoluzione dei videogiochi nel tempo con le 50 piattaforme da gioco storiche esposte e oltre 100 opere, saranno presenti anche i Master Disk originali di Doom (giocato da oltre 10 milioni di persone dal 1996) gentilmente concessi da John Carmack di iD Software sotto forma di donazione permanente.

Dopo anni di duro lavoro, il Museo del Videogioco diventa realtàci racconta Marco Accordi Rickards, Direttore ViGaMus “per noi il ViGaMus non sarà solo un tributo a oltre 50 anni di storia, ma anche e soprattutto un centro di produzione culturale per organizzare iniziative dedicate al Videogioco“.

                                                   

Tra gli ospiti confermati nei primi giorni di apertura al pubblico troviamo Dino Dini (autore di molti videogiochi fra i quali Kick Off, Player Manager), Martin Hollis (GoldenEye, Perfect Dark), Luisa Bixio (Milestone), Peter Warman (CEO di Newzoo, che presenterà i nuovi dati del mercato videoludico italiano).

Il progetto ViGaMus è una mostra permanente che ripercorre la storia del videogioco, ed è realizzato da AIOMI con il patrocinio di Roma Capitale, la collaborazione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e una partnership con l’associazione tedesca MEGA (Museum of Electronic Games & Art).

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Il progetto ViGaMus è l’estensione naturale di AIOMI, Istituto Culturale nato come associazione nel 2008 da Marco Accordi Rickards e Raoul Carbone, che ne è attualmente il Presidente. 

AIOMI ha come obiettivo la promozione del videogioco come espressione artistica e culturale, organizza annualmente il congresso internazionale Italian Videogame Developers Conference.

Il gioco, in particolare nella sua veste digitale, è un elemento associabile all’educazione, alla cultura e all’arte, l’idea di collegarlo allo studio ad esempio non è nuova, ci sono sperimentazioni neanche troppo recenti ma è ancora radicata l’idea che professionalità e studio diano frutti soltanto in ambienti seriosi.

AIOMI porta avanti, con le sue iniziative, un modo di pensare diverso: affrontare arte e cultura con piacevolezza permette di attraversarle con percorsi interessanti e addirittura personalizzati.

Altro punto fondamentale è che l’Italia si sta perdendo una fetta interessante di mercato: sviluppare business legati al videogioco e, più in generale, soluzioni legate all’intrattenimento permetterebbe uno sviluppo che crediamo l’Italia, soprattutto in questo periodo, non dovrebbe permettersi di ignorare. 

Chiudiamo con una dichiarazione di Raoul Carbone, Presidente AIOMI: Il ViGaMus è un altro piccolo grande sogno che diventa realtà, un luogo dove il Videogioco è amato, rispettato, preservato e studiato con tutta la cura e la passione che merita, spero che il ViGaMus sarà  davvero la casa di ogni videogiocatore!