Alcatel-Lucent mette il pilota automatico alla rete

Motive Dynamic Operations fornisce la regia di comando per i nuovi scenari di virtualizzazione delle funzioni sulla rete (NFV) e di utilizzo condiviso delle risorse sul cloud, unendo la flessibilità della gestione da software (SDN) delle connessioni. Nuovi 19 partner nell’Ecosistema Cloud Band

E’ davvero un cambio di marcia. Anzi, per restare all’analogia automobilistica è il passaggio dal cambio manuale a quello automatico e infine al pilota automatico, comprensivo di navigatore per la scelta dei percorsi, pianificazione dei pit-stop, parcheggio assistito. Alcatel-Lucent ha annunciato l’ingresso di una serie di soluzioni per la gestione delle reti che ne automatizzano il funzionamento e costituiscono la conseguente e necessaria “intelligenza” per le nuove architetture basate su modelli “cloud”, che consentono di distribuire le risorse elaborative in modo flessibile, e “virtualizzati”, che permettono di svolgere funzioni diversificate su piattaforme tecnologiche standard, con grande risparmio di costi.

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In particolare, i nuovi annunci rappresentano la “quadratura del cerchio” per i nuovi trend emergenti della NFV (Network Functions Virtualization) e SDN (Software Defined Networks). Tra le caratteristiche del nuovo ambiente OSS (Operating Support System) di Alcatel-Lucent, chiamato Motive Dynamic Operations, è quello di potersi adattare anche alle piattaforme tecnologiche esistenti, indipendentemente dal fornitore di queste ultime. Un passo atteso dagli operatori di tutto il mondo, anche grazie al suo carattere “aperto”, per trasformare nuove brillanti tecnologie in piani d’investimento per il futuro.

Gli OSS, ovvero le piattaforme software di gestione delle reti, sono il “pilota” di queste ultime: sono questi strumenti a definire modalità operative, di controllo, di manutenzione. Attraverso queste complesse piattaforme occorre agire per introdurre nuovi servizi e renderli interoperanti con le sempre più numerose funzioni che risiedono sulle reti. Virtualizzazione delle funzioni e della “mappatura” delle reti (appunto NFV e SDN, rispettivamente) devono “fare i conti” con la complessità di sistemi di gestione che si traduce in tempi e costi spesso insostenibili. La svolta annunciata da Alcatel-Lucent è esattamente l’”anello mancante” di questa rivoluzione tecnologica che permetterà di abbattere costi di investimento (con il cloud), di gestione (con la virtualizzazione) e di introduzione di nuovi servizi.

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Dall’analisi big-data della rete alla capacità predittiva

Le principali aree di novità riguardano soluzioni per la rilevazione e tracciamento di tutte le risorse di rete, la completa automazione dell’OSS, anche ai fini della gestione degli ordini e l’inserimento di nuovi servizi, nonché un ambiente capace di auto-ripararsi e che, grazie a funzionalità di big data analytics, è in grado di introdurre capacità non solo di ripristino automatico della rete ma anche di analisi predittiva.

Telefònica, uno dei maggiori operatori mondiali di telecomunicazioni, ha già adottato una serie di elementi dell’ambiente OSS di Alcatel-Lucent per automatizzare la gestione di una parte significativa della rete e per il ripristino in caso di malfunzionamenti. L’azienda di Madrid, che grazie a questo salto in avanti tecnologico è giunta alla “finale” dell’Operation Excellence Award che sarà assegnato a Nizza nei prossimi giorni nel corso del TM Forum, ha annunciato con Alcatel-Lucent piani per la realizzazione di una piattaforma unificata di gestione e manutenzione. A febbraio di quest’anno, sempre Telefònica ha annunciato piani per lo sviluppo delle tecnologie NFV facendo leva sulle soluzioni di Alcatel-Lucent.

Si estende il quadro delle alleanze per NFV e Cloud

Con una comunicazione separata, Alcatel-Lucent ha anche annunciato lo sviluppo del CloudBand Ecosystem Program, un’iniziativa di alleanza tra provider tecnologici e di servizi a sostegno del proprio ambiente NFV di virtualizzazione delle funzioni sulla rete, che potranno così passare da complessi e costosi apparati specializzati a tecnologie più semplici e basate su standard comuni. Ben 19 aziende specializzate in diverse aree entrano a far parte del programma. Tra queste anche specialisti di nuovi servizi su reti mobili e fisse come Radcom, specialisti di ambienti e soluzioni open source come Red Hat, leader nella virtualizzazione dei sistemi come VMware.

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