Cloud, come implementare nuove idee senza temere il fallimento

Innovazione? Grandi e piccole organizzazioni ritengono che il percorso a un più rapido recupero di efficienza e produttività risieda nelle opportunità sollevate dal cloud computing

In un mondo ipercompetitivo e in uno scenario caratterizzato da un’economia globale l’IT di rete diventa la formula attraverso la quale reinventare il proprio modo di essere sul mercato. Ma l’innovazione, nonostante il cloud sia foriero di vantaggi straordinari – nel senso letterale della parola, ossia fuori dall’ordinario – ha i suoi costi e i suoi rischi. La sfida è individuare dove investire, quali possono essere oggi le aree potenzialmente capaci di trarre i più alti vantaggi dalla nebulizzazione dell’IT.

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Innovazione, le aziende hanno imparato a proprie spese ad essere molto caute. Troppo spesso innovazione ha significato destinare inutilmente tempo e risorse, in definitiva denaro, in idee che non sono mai riuscite a decollare. Il cloud sembra essere definitivamente un’opzione da sottoscrivere: può diventare il vero punto di riferimento per compiere una svolta epocale nel modo in cui si sono tradizionalmente gestire le infrastrutture informatiche. Meno rischioso di altri metodi perchè assicura la possibilità di provare senza esporsi a rischi ingovernabili.

Provocatoriamente alcuni analisti hanno introdotto un nuovo termine che descrive la logica alla base del nuovo paradigma, Try and Fail: il prezzo di un fallimento si riduce sostanzialmente, il fallimento diventa un’opzione che può essere presa in considerazione poiché non genera eventi traumatici. E’ quanto emerge da una recente ricerca della London School of Economics elaborata in partnership con Accenture.

Grazie al nuovo ruolo emergente del clud computing, molte aziende tendono a valutare il cloud come una alternativa conveniente ai sistemi esistenti, ma questo, se vogliamo, è il beneficio più ovvio, commentano gli autori. Leslie Willcocks, Will Venters and Edgar Whitley —professori della London School of Economics and Political Science individuano tre diversi livelli di cambiamento conseguenti all’adozione del cloud:

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1) Cambiamenti tecnologici e operativi, generati dalla sostituzione di applicazioni e risorse tradizionali con servizi cloud globali di tipo Software as a Service

2) Cambiamenti di business, che modificano il modo in cui le aziende interagiscono con i clienti, grazie all’opportunità di raggiungere rapidamente il mercato con nuove soluzioni. In definitiva introdurre una leva efficace per migliorare il time-to-market

3) Nuovi modi di definire gli assetti organizzativi. Il cloud computing fornisce una piattaforma che abilita una radicale innovazione delle forme organizzative all’interno delle quali le attività designate dal management possono essere commissionate e dismesse secondo specifiche esigenze aziendali.

Elemento distintivo della nuova fase di computing introdotta dalla nuvola è la capacità di acquisire potenza elaborativa, dimensioni storage o servizi secondo necessità. Significa poter disporre delle risorse desiderate come e quando queste si rivelano essenziali al raggiungimenti di obiettivi di business, senza andare incontro a fallimentari investimenti in conto capitale.

Quanto raccolto dal report realizzato in collaborazione con Accenture tende soprattutto a mettere in risalto la possibilità del cloud nel diminuire i rischi e i costi legati all’innovazione tradizionalmente intrapresa avvalendosi di logiche tradizionali. Cloud, sintetizzano gli autori, significa poter implementare nuove idee, senza temerne il fallimento.