Basta incubi, sogni sotto controllo con una piccola scossa al cervello

Ricorda un po’ il film di fantascienza “Inception”, la possibilità di manipolare la mente durante il sonno data da una nuova tecnica inventata da un team di studiosi tedeschi: grazie all’applicazione di una leggera corrente elettrica al cervello si potranno controllare i sogni, inducendo uno stato di consapevolezza che consentirà alle persone di rendersi conto di vivere un’esperienza onirica, potendola quindi influenzare e modificare a proprio piacimento.

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Anche se suona un po’ inquietante, questo significherebbe porre fine alle notti angoscianti popolate da incubi, che tutti nella vita prima o poi hanno vissuto. Addirittura su “Nature Neuroscience” il team guidato da Ursula Voss della JW Goethe-Universitat di Francoforte ha ipotizzato di usare questo sistema a scopo terapeutico, per aiutare le vittime del disturbo da stress post-traumatico, spesso tormentate da incubi.

A differenza del film sopra citato, in cui il personaggio interpretato da Di Caprio entrava nei sogni altrui per inculcare idee e rubare informazioni, in questo caso sarebbero solo i “proprietari” dei sogni a poterli controllare. Niente invasione di menti, dunque, ma un intervento nel rispetto della privacy di chi sogna. 
Dopo l’app Dream:ON che si professa in grado di modificare i sogni creata da uno psicologo inglese, ecco un altro studio che, seppur decisamente più invasivo, sembra aver dato ottimi risultati.

Registi dei propri sogni

Di solito durante il sogno, che si verifica nella fase REM, la coscienza non accede ai ricordi né agli eventi previsti per il futuro. Nel sogno “lucido” invece vengono coinvolte funzioni cognitive supplementari, quali la consapevolezza di sé e il libero arbitrio, in modo che il sognatore abbia la possibilità di controllare in modo volontario l’andamento del sogno.

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Chi l’ha provato parla di una specie di risveglio all’interno della propria esperienza onirica, una condizione in cui si è in grado di volare o interagire con il mondo del sogno. Il test è stato effettuato su 27 volontari senza alcun precedente di sogno lucido, nell’arco di diverse notti. Dopo tre minuti di sonno REM ininterrotto, i partecipanti hanno subito una piccola scossa elettrica al cervello, nelle regioni frontali e temporali, dove in precedenza le onde gamma ad alta frequenza sono state associate con il sogno lucido.

Al risveglio, dopo pochi secondi dalla stimolazione cerebrale, i volontari hanno riferito esperienze simili di sogno lucido: il controllo sulla trama, la coscienza di vivere in una dimensione onirica e il fatto di sognare in terza persona. La stimolazione a una frequenza di 40 hertz ha avuto la funzione di moltiplicare l’attività gamma, inducendo così il sogno controllato.