Modificare i sogni? Si può, con un’app

Che ci fosse un’app (quasi) per tutto l’avevamo capito. Ma che il nostro iPhone arrivasse anche a modificare i nostri sogni, questo no, non l’avevamo preso in considerazione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Noi no, ma Richard Wiseman sì.

Il signore in questione, uno psicologo inglese e professore della Hertfordshire University è fermamente convinto di essere in grado di influenzare i nostri sogni grazie a un’applicazione per iPhone e iPad, chiamata appunto Dream:ON e, per dimostrarlo, si appresta a coinvolgere 10.000 volontari in un vero e proprio esperimento di manipolazione dei sogni.

Ma come funziona Dream:ON?

Appoggiato sul letto, meglio se in prossimità della testa, l’iPhone sarà in grado di rilevare l’assenza di movimento del nostro corpo, il che indicherebbe l’inizio di un sogno. A questo punto il “manipolatore di sogni” attiverà la modalità “sottofondo” che ci proietterà, dolcemente, in un paesaggio sonoro, su una spiaggia, cullati dal rumore del mare, o perché no, in un bosco, accompagnati dal cinguettio degli uccelli. In questo modo il sottofondo influenzerà i nostri sogni e ci indirizzerà verso scene oniriche ispirate a ciò che stiamo ascoltando. Alla fine del sogno, altrettanto dolcemente, verremo svegliati e potremo condividere il nostro sogno su Facebook o Twitter.

Ovviamente il sottofondo non sarà casuale, ma potrà essere scelto tra una vasta gamma di suoni in base a quello che vorremo sognare, prima di cadere nelle braccia di Morfeo.

Wiseman è convinto che “ottenere una buona notte di sonno e fare sogni piacevoli aumenti la produttività delle persone e sia essenziale per il loro benessere psico-fisico. Nonostante questo – continua – sappiamo molto poco su come influenzare i sogni. Questo esperimento mira a cambiare le cose”.

Leggi anche:  Un caldo agosto per Tesla, pronta per il robotaxi

Incubi addio, dunque, ma non sarà un po’ troppo? Quanti di voi sarebbero disposti a rinunciare anche alla libertà di sognare…?

 

Tratto da u-tools.it – Strumenti per universitari