USA, settore tecnologico vira in negativo

Settore tecnologico USA in difficoltà. Da una parte la contingenza economica globale, dall’altra le debolezze specifiche legate ai singoli business di riferimento rendono incerte le prospettive di breve e medio periodo. L’ultima trimestrale ha invertito la dinamica positiva del Nasdaq, manifestando una tendenza ribassista a causa dei deludenti risultati dei big player

L’attesa per l’introduzione del nuovo sistema operativo Microsoft, prevista per il 6 ottobre, crea uno stallo nelle vendite di personal computer, comparto sulle cui evoluzioni ed espansioni globali esiste una diffusa preoccupazione. Se da una parte Intel sconta una perdita di profitti del 14%, l ’azienda di Redmond riporta profitti per 4,47 miliardi di dollari, contro i 5,74 del l’analogo trimestre 2011, equivalente a una contrazione del 22% mentre il fatturato cala dell’8% a 16, 01 miliardi, risultati che hanno provocato una flessione del valore azionario enfatizzando il trend negativo che si è evidenziato nel mese di ottobre.

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In crisi il business di Windows che ha ceduto il 9%, mentre la divisione server & tool, pur evidenziando una crescita dell’8% presenta un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Prevale un sentimento di incertezza che potrà essere spazzato via soltanto nel momento in cui vi saranno segnali incoraggianti in merito a spese e investimenti su nuovo sistema operativo e nuovo hardware. Microsoft si dimostra ottimista e ha affermato che le vendite di Windows 8 a produttori hardware è al momento superiore del 40% rispetto al lancio del precedente sistema operativo.

Anche il settore enterprise è in difficoltà. Ibm ha evidenziato una perdita del 5,4% di ricavi, causata soprattutto da una flessione nella componente hardware, diminuita del 13%

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E la tendenza negativa non colpisce soltanto il settore delle tecnologie mainstream. Google, a fronte di una perdita del 20% dei profitti, pur registrando un aumento del fatturato – passato a 14 miliardi, grazie però all’incorporazione del business di Motorola – ha perso in un solo  giorno il 9% del proprio valore azionario.