Buongiorno alla giapponese

La giapponese NTT Docomo, tramite la sua controllata tedesca, ha lanciato un’OPA su Buongiorno, società italiana quotata alla Borsa di Milano.

L’ammontare dell’offerta è di una somma prossima ai 223 milioni di euro, circa 2 euro ad azione, valore superiore al 20% della media di valore registrata dalla società nell’ultimo mese e del 57% rispetto alla media dell’ultimo anno.

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Il business attorno a cui è stata creata nel 1999, a Parma, Buongiorno è quello della telefonia mobile, settore per il quale la società fornisce contenuti e applicazioni ad hoc. L’80% del fatturato viene generato sul mercato estero. Il fondatore, Mauro del Rio, aveva visto lungo nel 1999 quando ancora il mercato mobile era un business legato prevalentemente al traffico voce e, quindi, di pertinenza degli operatori telefonici.

Con la crescita vertiginosa di dispositivi di nuova generazione smartphone e tablet, si è poi aperto un nuovo capitolo e un nuovo fattore di crescita, quello legato appunto alla distribuzione di servizi e applicazioni diversificate (suonerie, giochi, musica), su cui è stato capitalizzato il successo dell’azienda. Nel corso del 2011 il fatturato ha raggiunto i 228 milioni di euro mentre i clienti, presenti in 52 Paesi diversi, hanno ormai superato i 2 miliardi di unità.

Il fatto di avere un business globale è sicuramente ciò che ha più motivato l’OPA di NTT Docomo. Quest’ultima non è nuova a questo tipo di operazioni, che hanno come oggetto l’acquisizione di società europee che operano nel campo del mobile business. Anche la crescita di Buongiorno, avvenuta in particolare nell’ultimo decennio, è frutto di acquisizioni che hanno permesso di estendere il business su più aree geografiche e, al contempo, integrare nuove tecnologie e contenuti.

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