La BI open source si chiama Jaspersoft

La società, nata nei primi anni Duemila, forte di una vastissima community, conquista spazi importanti nelle imprese

«Siamo i leader mondiali nella BI open source». Così si definisce Jaspersoft. Le parole sono di Luca Zurlo, country manager Sud Europa della società, un’azienda nata «nei primissimi anni Duemila che ha avuto una grande evoluzione partendo da un mondo community, che tuttora sussiste ed è molto importante nel nostro ecosistema». Jaspersoft è stata fondata da Teodor Danciu e dall’italiano Giulio Toffoli che hanno creato Jasper Report e iReport, prodotti software che si sono evoluti negli anni e sono diventati delle suite di Business Intelligence (BI Jaspersoft e BI Jaspersoft Enterprise), soluzioni di tipo end-to-end.

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«Jaspersoft – spiega Zurlo – è un’azienda open source poiché abbiamo un prodotto che licenziamo in modo gratuito e, seguendo il modello di Red Hat, disponiamo di un prodotto commerciale in open source che è una evoluzione di quello “community”, supportato e manutenuto da noi».

Nel mercato BI ci sono però dei competitor di peso…«Loro – risponde all’obiezione – appartengono a un antico mondo non solo nel concepire la BI, ma anche l’offerta. Del nostro prodotto community abbiamo già 14 milioni di download e abbiamo quasi 180mila implementazioni. Sono numeri da grande azienda», sottolinea Zurlo, che aggiunge: «Gartner stesso ci riconosce nel suo “Quadrante Magico” con elementi di novità che neanche i grandi competitor hanno. Ci posiziona tra le aziende leader».

E il mercato italiano che è più tradizionalista, meno avvezzo a sperimentare cose nuove? «Il mercato italiano ci sta sorprendendo in positivo, con la mia entrata nell’azienda poco più di un anno fa ho preso in mano tutto il Sud Europa e in particolar modo l’Italia, e la risposta è molto positiva: parlando di implementazioni commerciali, attualmente abbiamo un trend di crescita del 200-250%. Inoltre nel nostro Paese c’è un tessuto immenso di implementazioni community e anche di un certo spessore (per esempio a Linate, ogni volta che un aereo atterra, un report è emesso con Jaspersoft community edition) e su questa vasta base di utenti il prodotto commerciale prende una spinta molto forte. Molti clienti community vengono da noi per avere qualcosa di più: un supporto professionale, delle funzionalità particolari, …».

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I clienti di Jaspersoft, a livello mondiale come in Italia, per il 60% sono Isv, «perché il nostro software sia nella versione community sia commerciale è universalmente riconosciuto come uno dei più facili e tra i migliori per l’integrazione in altre soluzioni, come per esempio gli Erp». Il restante 40% è suddiviso tra le società del settore finance, delle telecomunicazioni, dell’energia e della PA; «pochi giorni fa, per esempio, abbiamo chiuso un contratto con l’Istituto Nazionale Fisica Nucleare e siamo presenti in alcuni Comuni come quello di Reggio Emilia e in altri minori, abbiamo anche sottoscritto un contratto con l’Autorità portuale di Venezia», aggiunge Luca Zurlo.

Japersoft continua anche a innovare: «Pochi giorni fa abbiamo annunciato la versione mobile (per iPhone e iPad) ed è l’ultimo di una lunga serie di elementi innovativi, per esempio già da tempo operiamo con deployment SaaS e Cloud; non solo, la nostra BI è in grado di interagire anche con dati non strutturati e ha la capacità di gestione dei Big Data e prima della fine dell’anno annunceremo la versione 4.5 della suite. Ma anche dal punto di vista commerciale siamo innovativi: i software commerciali li mettiamo a disposizione con sottoscrizioni in cui non conta il numero di utenti, ma gli ambienti di produzione».

«Non abbiamo la presunzione di entrare e scalzare altre realtà di BI – prosegue Zurlo -, ma siamo in grado di dare risposte rapide e puntuali e con costi accessibili su bisogni specifici, per cui in molti casi abbiamo nostre soluzioni di BI in realtà dove sono già presenti altri player del settore che non hanno applicazioni sufficientemente flessibili per dare una risposta utile a costi contenuti alle necessità delle aziende. Spesso entriamo “dalla porta di servizio” e in pochi mesi ci troviamo a fornire molto di più di quanto si era pensato inizialmente».

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Per quanto riguarda il fatturato? «I nostri investor non ci consentono di fornire i risultati, ma si sa che Gartner mette un limite minimo per poter entrare nel quadrante magico (e noi siamo l’unica azienda di BI open source presente); il limite è un fatturato di 15 milioni di dollari, noi abbiamo ampiamente superato quella soglia da più di un anno, siamo a più del doppio relativamente all’acquisizione di nuovi clienti, senza considerare la percentuale di rinnovo dei contratti di sottoscrizione che si attesta su una media superiore al 90%».

Nel futuro di Jaspersoft c’è solo BI o si lancerà nello sviluppo di altre applicazioni? «Rimaniamo nella Business Intelligence a 360 gradi, capaci di integrarci però con Erp, Crm e altro ancora», conclude Zurlo.