CSI-Piemonte: al via il nuovo contratto integrativo

Consorzio, Organizzazioni e Rappresentanze Sindacali firmano un contratto che salvaguarda gli interessi dei lavoratori, rafforzando la competitività

I lavoratori del CSI-Piemonte, il Consorzio per il Sistema Informativo che realizza e gestisce i servizi informatici della pubblica amministrazione piemontese, hanno dal 1°maggio un nuovo contratto integrativo. Stipulato il 28 aprile tra il Consorzio, le Organizzazioni Sindacali territoriali e le Rappresentanze Sindacali, il contratto è stato anche approvato a larga maggioranza dai lavoratori, attraverso un referendum.

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Ma quali sono gli elementi innovativi? Innanzi tutto la maggiore flessibilità nella gestione dell’orario di lavoro, che dovrebbe favorire la conciliazione tra esigenze di vita e di lavoro dei dipendenti e al tempo stesso assicurare la copertura dei servizi in fasce orarie prestabilite; il tutto permettendo al CSI di risparmiare, venendo meno alcune maggiorazioni per turni e straordinari.

Altro punto importante riguarda il premio di risultato: alcuni elementi retributivi “fissi” diventeranno “variabili” e confluiranno nel computo del nuovo premio di risultato, favorendo la maggiore partecipazione dei dipendenti al conseguimento degli obiettivi del Consorzio. Particolare impegno è stato inoltre assunto dal CSI sul tema della formazione e dell’aggiornamento professionale.  

In generale, le novità introdotte nel contratto integrativo consentiranno un recupero di efficienza economica attraverso la riduzione di costi e l’aumento della presenza complessiva, in coerenza con il recente cambiamento della struttura organizzativa e con la missione del Consorzio che, grazie alle proprie competenze professionali e organizzative, si pone come protagonista del processo di innovazione della Pubblica Amministrazione.

“Siamo particolarmente soddisfatti per aver raggiunto un accordo con le Rappresentanze del Lavoratori, con equilibrio e con responsabilità da parte dell’Azienda e dei dipendenti”, commenta Ferruccio Ferranti, Direttore Generale del CSI. “Abbiamo collegato alcuni istituti retributivi all’efficienza aziendale e riportato il costo del lavoro maggiormente in linea con le necessità del sistema pubblico del nostro Paese, con sobrietà, rispetto per i lavoratori e investimenti formativi”.

“Lavoratori e CSI Piemonte, grazie a un approccio costruttivo e ad un forte senso di responsabilità”, conclude Davide Zappalà, Presidente del Consorzio, “hanno fornito con il nuovo contratto integrativo un piccolo esempio del nuovo corso che Governo e Parlamento stanno cercando di definire e realizzare per l’intero sistema della Pubblica Amministrazione”.

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