Con Expo 2015, torna la Milano da bere o la Milano da divorare?

Ad Annozero ospiti di Santoro un quartetto d’eccezione: il Sindaco di Milano Letizia Moratti, Lucio Stanca, alla sua prima televisiva come Ad della Soge da ventinove giorni, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro e Pierluigi Bersani del Partito Democratico. Sul tavolo del dibattito Milano, capitale dell’industria italiana che cambia pelle. L’edilizia è la nuova frontiera produttiva, con interessi che riguardano gli imprenditori di diversi settori, i grandi consorzi e i costruttori. L’Expo di Milano del 2015, con un investimento di quasi 16 miliardi di euro, è la grande occasione per rimettere in moto l’economia della capitale lombarda, ma con i rischi di grandi speculazioni. Come impedire le infiltrazioni criminali nei grandi appalti? Come reagisce la popolazione al grande progetto che ridisegnerà la città? I soldi per l’Expo, in un momento di crisi economica, dove si troveranno?

Letizia Moratti: «Expo è un grande progetto per l’Italia con tre obiettivi: rafforzare le relazioni internazionali, creare opportunità economiche per il Paese e proporre soluzioni per l’energia, l’alimentazione e l’ambiente in un’ottica di cooperazione. L’Expo può dare finalmente a Milano la sua identità di città metropolitana. Non è vero che con l’Expo, Milano preferisce il cemento ai cervelli. La via d’acqua restituirà alla città un grande polmone verde più grande di Central Park a New York e Hyde Park a Londra. Il rischio infiltrazioni criminali c’è e per questo ho chiesto al Governo di prendere misure per monitorare gli appalti con misure di trasparenza e controllo. L’Expo ha un’anima che deve ancora venire fuori schiacciata dal peso delle polemiche. Milano come centro per lo sviluppo sostenibile deve essere l’eredità dell’Expo».

Lucio Stanca
:«Oggi l’Expo è il più grande progetto in Italia. Una olimpiade moltiplicata per dieci. Non è un fiera, ma un centro di competenze per il futuro, un grande parco tematico per il 50% di aree verdi. Bisogna riconoscere al Sindaco Moratti di aver dato l’Expo a Milano. Bisogna distinguere le opere finalizzate alla realizzazione del sito dalle infrastrutture connesse: le prime richiedono fondi per tre miliardi e 200 milioni di euro già stanziati dal Governo per metà e per il restante da reperire dai privati; le seconde valgono 11 miliardi e settecento milioni di euro tutti finanziati con fondi pubblici. Vivo a Como e da 40 anni sogno la Pedemontana, con questi fondi finalmente la vedremo realizzata. Expo significa 44 milioni di euro di ritorno dell’investimento e 65 mila posti di lavori».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggi anche:  AICA e Comune di Bari hanno realizzato un modello di eccellenza nella formazione digitale dei dipendenti pubblici

Leggi altre news, approfondimenti, documentazione relativi ad Expo 2015, nella sezione dedicata di DMO!