Facebook si mobilita per salvare l’orso trentino

Sul social nework aperta una raccolta di firme per salvare dall’abbattimento l’orso trentino M13

L’orso M13, che dal Trentino aveva sconfinato in Svizzera, ha rischiato di essere abbattuto, ma grazie all’intervento del consigliere di Stato Mario Cavigelli e del capo della sezione caccia e pesca dell’Ufficio federale dell’ambiente Reinhard Schnidrig ha salvato la “pelliccia”.

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Ora il WWF Piemonte e la Regione Valle d’Aosta hanno iniziato su Facebook, che ultimamente si è mosso anche per aiutare gli utenti a trovare lavoro, una petizione per salvarlo da altre future iniziative per il suo abbattimento. La “colpa” dell’orso è quella di aver cercato qualcosa da mangiare in Val Poschiavo (Svizzera) avvicinandosi però troppo all’uomo.

Un’iniziativa spontanea per salvaguardare una specie a rischio

“In Svizzera – spiegano gli ambientalisti – un orso si è avvicinato a una cascina e ha fatto razzia di… patate. L’orso è schivo, non si avvicina agli uomini, non ha fatto del male a nessuno, si è avvicinato a questa cascina proprio perché era disabitata. Ma in Svizzera le norme per regolare i rapporti tra uomo e animali prevedono solo che nei casi di disturbo dell’attività umana da parte di selvatici si proceda all’abbattimento. Noi non siamo d’accordo, questo orso va salvato (un orso che fa razzia di patate esprime un comportamento perfettamente normale) e la norma svizzera va rivista e migliorata. Invitiamo pertanto tutti gli aderenti e i simpatizzanti a firmare la petizione e a farne pubblicità presso i propri conoscenti”. 

L’iniziativa ha raccolto in poche ore oltre 300 firmatari e oltre 4.000 amici. Per parteciparvi basta recarsi sulle pagine EmmeTredici e OrsoM13. “Spero che si avveri quello di identificarmi nel precursore di un nuovo concetto di gestione della mia specie nel territorio Elvetico” scrive M13 sul social network, che ha lanciato il nuovo “diario di coppia”.

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