Quanto vale l’Internet Economy italiana?

Google commissiona a The Boston Consulting Group uno studio che ne traccia il profilo, gli scenari evolutivi e i fattori trainanti

31,6 miliardi di euro: questo il valore dell’Internet Economy italiana nel 2010 secondo i risultati dello studio commissionato da Google a The Boston Consulting Group (BCG) che verrà presentato oggi. La cifra, equivalente al 2% del PIL nazionale, è in crescita del 10% rispetto ai 28,8 miliardi di euro del 2009.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Lo studio non si limita ad esaminare l’impatto diretto di Internet sull’economia italiana, ma ne ha anche valutato gli impatti indiretti e il potenziale di crescita entro il 2015.

Ne emerge che, calcolando anche il valore dell’e-procurement della Pubblica Amministrazione (7 miliardi di euro nel 2010) e il valore delle merci cercate online e poi acquistate offline (ROPO: Research Online Purchase Offline, pari a 17 miliardi di euro nel 2010), il totale dell’impatto diretto e indiretto di Internet sull’economia italiana raggiunge i 56 miliardi di euro nel 2010.

77 miliardi di euro nel 2015: un obiettivo possibile

Lo studio BCG valuta anche il potenziale di crescita dell’Internet Economy italiana, indicando una crescita attesa compresa tra il 13% e il 18% dal 2009 al 2015, quando l’economia della rete dovrebbe arrivare a rappresentare tra il 3,3% e il 4,3% del PIL. Secondo uno scenario conservativo, che considera una crescita della penetrazione di Internet e della propensione all’e-commerce in linea con il passato, l’Internet economy varrà 59 miliardi di euro nel 2015. Secondo uno scenario che considera le peculiarità del nostro paese e prevede un forte sviluppo del mobile commerce, l’Internet economy potrà raggiungere i 77 miliardi di euro.

Leggi anche:  Sinfo One celebra i suoi primi 40 anni

Per ogni euro di crescita del PIL Italiano da qui al 2015, in media 15 centesimi saranno riconducibili all’espansione dell’Internet economy (12% o 18% a seconda dello scenario).

Le PMI che sanno sfruttare Internet crescono di più

Uno scenario dalle grandissime potenzialità, dunque, in buona parte ancora tutte da esplorare. Soprattutto da parte delle piccole e medie imprese, la spina dorsale della nostra economia. Secondo BCG – che nell’ambito del rapporto ha effettuato uno studio su un campione di 1000 – le PMI che usano attivamente Internet crescono più in fretta, raggiungono una clientela più internazionale, assumono più persone e sono più produttive rispetto alle aziende che non sfruttano ancora appieno il potenziale del web o che non sono nemmeno online.

Le PMI online-attive (che usano cioè la rete a supporto del marketing o per la vendita) hanno registrato una crescita media dell’1,2% dei ricavi negli ultimi tre anni, rispetto ad un calo del 2,4% di quelle online-passive (che hanno solo un sito Web tipo vetrina) e del 4,5% di quelle offline (senza nemmeno un sito Web). Inoltre, le PMI online-attive hanno registrato un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto all’8% delle online-passive e al 4% delle offline. Il 65% delle PMI online-attive ha inoltre affermato di aver ottenuto vantaggi di produttività grazie a Internet, rispetto al 28% delle online-passive e al 25% delle offline. Infine, Internet ha portato a un incremento del personale per il 34% delle aziende online-attive.

I trend per il futuro sviluppo della Internet Economy: l’importanza del Mobile

Secondo lo studio di BCG, un ruolo significativo per l’ulteriore sviluppo della Internet Economy all’italiana può essere giocato dai dispositivi mobili quali smartphone e tablet. L’Italia è leader in Europa per numero di smartphone: li possiedono 15 milioni di persone e 10 milioni li usano per navigare. Il 3% dei possessori di smartphone già utilizza il proprio telefonino per effettuare acquisti online (un dato in linea con i paesi europei maggiormente sviluppati quali Svezia e UK e superiore a Germania, Olanda e Francia) e il 10% dichiara che intende utilizzarlo in futuro (un dato in arrivato a livello europeo; anche Svezia e UK si fermano al 5%).

Leggi anche:  Minsait Payments e Finnovating insieme per promuovere l'innovazione fintech nei mezzi di pagamento

Lo studio è scaricabile dal sito www.fattoreinternet.it

Il Report verrà presentato durante un evento trasmesso in live streaming sul sito di altratv.tv a partire dalle ore 17,30 del 12 aprile.