Autodesk “anima” Twilight, Changeling, Madagascar 2 e altri film

L’ampio spettro di generi cinematografici e tecniche di produzione dei film in uscita durante le festività natalizie di quest’anno evidenzia la portata dei prodotti di spettacolo realizzabili con il software Autodesk. Gli autori cinematografici, infatti, utilizzano gli strumenti di animazione, effetti visivi e color grading di Autodesk per arricchire il proprio processo creativo e rendere la narrazione più intrigante. Qualche esempio? C’è solo da scegliere il proprio genere preferito! Possiamo iniziare ad esempio con il già celeberrimo Twilight. Lo studio di effetti visivi (VFX) CIS Vancouver ha condotto la fase di realizzazione degli avanzatissimi effetti spettacolari impiegati per i suoi romantici vampiri adolescenti. Ricco di effetti d’atmosfera, il film Twilight (che comprende ben 250 tagli di montaggio) ha richiesto infatti un ampio impiego di tecniche di rotoscoping (ritaglio delle sagome) e compositing, per integrare i movimenti ipercinetici dei vampiri e intensificare i cieli tempestosi. Per la fase di previsualizzazione, CIS si è affidata principalmente al software di modeling, animazione e rendering 3D Autodesk Maya.In particolare, la scena girata in uno studio di danza, con pareti ricoperte di specchi, si presentava particolarmente ostica da un punto di vista visivo, costringendo a tenere traccia di oltre mezza dozzina di rimbalzi di luce dalle superfici riflettenti. “Utilizzando Maya per condurre molteplici prove di ripresa preliminari da più angolazioni, siamo stati in grado di risparmiare al team di produzione ore di tempo sul set”, ha affermato Geoffrey Hancock, supervisore effetti visivi per CIS. “I potenti strumenti di Autodesk ci hanno dato l’opportunità di concentrarci sulle sfide creative proposte dalla scena, senza doverci preoccupare di quelle tecniche”. CIS ha collaborato anche al dramma storico Changeling, diretto da Clint Eastwood. Nel suo ruolo di principale studio di VFX per il film, il team di artisti visuali CIS ha lavorato alacremente ottimizzando al massimo i tempi per terminare il film in tempo utile per la prima al Festival Cinematografico di Cannes e per il successivo lancio nelle sale. CIS ha utilizzato Maya, in sostanza, per tutti i processi di modeling e animazione ed il software per gli effetti visivi Autodesk Inferno per il matte painting. Il supervisore agli effetti Geoffrey Hancock ha dichiarato: “Le caratteristiche di estrema velocità grafica, molteplicità di iterazione e solidità complessiva di Inferno si sono rivelate inestimabili per la nostra pipeline. Anche gli effetti visivi meno vistosi utilizzati per un film dalle immagini ‘anticate’ (è ambientato negli anni ’30) consentono agli spettatori di essere completamente assorbiti dal clima della storia. In tutta franchezza, lavorare con le limitazioni poste dal dover ricreare un ambiente storicamente accurato e credibile è stata una sfida emozionante. È stato un piacevole cambiamento dover realizzare effetti "invisibili", che non puntano solo su una spettacolarità ‘d’impatto’”.  Anche il mondo animale immaginario dell’incantevole film di animazione 3D della DreamWorks Animation Madagascar 2 si è affidato a Maya per “dare vita” al seguito della storia del leone Alex e dei suoi assai poco “selvatici” amici. “Con Maya possiamo controllare maggiormente le simulazioni particellari. Il software offre eccellenti caratteristiche di programmabilità, oltre ad essere molto scalabile: ciò ci consente di realizzare una vasta gamma di effetti visivi, dal più semplice, creato ‘al volo’ in soli due giorni, a quello che ci ha fatto impazzire per ben quattro mesi di perfezionamento”, ha affermato Scott Peterson, capo effetti visivi per Madagascar 2. “Maya soddisfa entrambe le esigenze e per questo noi ci affidiamo ogni volta di più alle sue funzionalità”.DreamWorks ha poi utilizzato il sistema Autodesk Lustre per il color grading, adattando l’aspetto del film per acuire il senso di avventura dell’eterogenea banda di animali dello zoo di New York. Per realizzare l’imminente fantasy Ember: Il Mistero della Città di Luce(nelle sale italiane dal 19 dicembre), lo studio leader per gli effetti visivi Luma Pictures si è affidato a Maya e a numerose soluzioni plug-in, tra cui mental ray e RealFlow. Questi strumenti sono stati utilizzati per creare un mondo fantastico, ricco di intricate condutture idriche, completi set sotterranei e un’enorme talpa, il tutto ovviamente generato interamente al computer.

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Payam Shohadai, supervisore esecutivo VFX alla Luma Pictures, ha osservato: “Maya è la struttura portante di tutta la nostra pipeline di effetti visivi. La sua straordinaria potenza e flessibilità di scripting ci ha consentito di dar vita ad ‘Ember: Il Mistero della Città di Luce’ in modi che nessuno poteva immaginare prima. Maya è veramente uno strumento indispensabile”.

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