Il tag RF-ID che prende la temperatura alla verdura

La catena del freddo è una cosa bellissima, permette di far arrivare in tavola (o almeno sul bancone del negozio o del supermercato) prodotti freschi in uno stato di conservazione uguale a quello che avevano al momento della raccolta o della preparazione.

Ma se la catena si interrompe sono guai: basta che in un anello la temperatura sia più alta (ma anche più bassa può essere un problema) e le condizioni del prodotto subiscono un deterioramento, che il restaurarsi successivo della temperatura non serve a recuperare.

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La catena del freddo deve quindi essere monitorata. Fino ad oggi non era possibile, o comunque molto difficile, perché implicava l’intervento di ispettori indipendenti dai gestori dei singoli anelli e oltretutto non era in grado di intercettare eventi transienti come guasti o malfunzionamenti.

Ora la risposta a queste esigenze viene invece dalla tecnologia, e in particolare da una di quelle evoluzioni tecnologiche che promette di trasformarsi presto in rivoluzione: la fusione tra tecnologie di identificazione automatica (RF-ID) e microsensoristica.

Un esempio viene spiegato da chi lo ha intrapreso nel corso della prima giornata (28 ottobre) dei convegni Trace-ID 2009 in contemporanea a CibusTEC.

APO Conerpo, l’Organizzazione di Produttori ortofrutticoli più grande d’Europa con oltre 8700 aziende agricole, ha infatti operativo un progetto pilota di sistema di monitoraggio dei prodotti freschi basato su un “tag” a doppia funzione. Questo viene collocato in un’apposita interfalda di carta sotto le cassette di frutta e ortaggi.

A intervalli regolari, il sensore acquisisce e temporizza le temperatura. Alla fine della catena del freddo, un lettore RF-ID rileva le coppie di dati temperatura/tempo. Sulla base di queste, la cassetta viene accettata per la spedizione o rifiutata.

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In questo modo viene garantita una maggiore qualità per il consumatore e, fornendo a negozi e distribuzione un prodotto di caratteristiche costanti, consente risparmi nei processi di riassortimento degli scaffali e di eliminazione degli scaduti. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con l’ RF-ID Lab del Professor. Rizzi dell’Università di Parma.

Oltre alla temperatura, i sensori su tag RF-ID possono essere realizzati per rilevare ogni tipo di variabile fisica, da sola o in combinazione con altre: umidità, vibrazioni, accelerazione, persino orientamento su più assi (utile per la catena logistica del vino, per esempio). Che questo sia una rivoluzione, ci vuol poco a capirlo.

Altrettanto poco ci vuole a capire che anche nella sua trasferta parmigiana Trace-ID, in programma il 28, 29 e 30 ottobre al Padiglione 8 delle Fiere di Parma, si conferma come l’evento imprescindibile di Data Collection su l’RF-ID, l’identificazione automatica, la tracciabilità e la logistica.

Basta andare sul sito www.trace-id.eu (dove sono anche pubblicate le presentazioni relative alle scorse edizioni e i collegamenti ai video dei principali interventi) e consultare l’agenda delle conferenze e vedere i logo degli sponsor. E poi registrarsi gratuitamente per la partecipazione, ricevendo inoltre un biglietto omaggio per l’ingresso a CibusTEC.