Università e IBM insieme per un pianeta più intelligente

I risultati dello Smarter Planet University Jam 2009 – un’imponente sessione di brainstorming online – organizzata da IBM dal 21 al 23 aprile 2009, evidenzia alcuni risultati interessanti.

Otto studenti su dieci vogliono che le università rinnovino gli ambienti didattici tradizionali introducendo nuove tecnologie come i “Mondi Virtuali”, mentre oltre il 90% degli studenti vorrebbe aderire a un gruppo di promozione della tutela ambientale (Green Advocacy) nella propria università.

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Il 64 percento ritiene che il mondo inizierà a invertire le emissioni di anidride carbonica entro il 2025 e il 60 percento degli studenti ritiene che l’educazione dei cittadini e trasporti efficienti offrano le migliori speranze per la sostenibilità delle nostre città.

Questi sono alcune delle evidenze emerse da questa iniziativa promossa da IBM – Smarter Planet University Jam – che ha coinvolto circa 2.000 studenti di oltre 200 università di 40 paesi diversi in tutto il mondo.

Gli studenti hanno contributo con moltissime idee durante il Jam su temi quali le competenze richieste per essere competitivi in un’economia globalmente integrata, la tutela dell’ambiente, la gestione e la conservazione delle acque e la promozione di un’energia a inquinamento zero e a basso costo; ma anche sulla fornitura di un’assistenza sanitaria avanzata, parallelamente alla rapida e costante crescita della popolazione mondiale, soprattutto nelle nazioni in via di sviluppo.

“Lo Smarter Planet University Jam è stata la prima occasione in cui così tanti studenti universitari si sono riuniti in un forum online, per proporre idee e confrontarsi su come migliorare il nostro mondo”, ha spiegato Jai Menon, vice president of technical strategy and university programs, IBM.

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“Gli studenti sono certi che il loro futuro sarà un luogo più intelligente – un mondo in cui guidare auto che fanno più di 40 km con un litro, studiare in aule virtuali collegate agli studenti in tutto il mondo, e in cui gestire le loro attività su una rete sicura, efficiente dal punto di vista energetico e interconnessa. Stanno lanciando un’audace sfida al settore, chiedendogli di trasformare tale visione nella loro realtà, una sfida a cui IBM si impegna a rispondere”.

Inoltre, facendo seguito all’annuncio in giugno di un’iniziativa di mentoring remoto per gli studenti universitari da parte dei dipendenti IBM in India, IBM prevede di espandere questo programma in tutto il mondo, dopo il perfezionamento della fase pilota in India. IBM ha annunciato inoltre l’intenzione di lanciare un programma di mentoring online tra dipendenti e studenti su Facebook.

Due membri del corpo docente si sono distinti tra i partecipanti al Jam. Il principale collaboratore tra i docenti è stato il Dr. Ismail Ari, assistente di ingegneria elettrica all’Università Ozyegin di Istanbul, Turchia. Il Dr. Ari riceverà un premio, l’IBM Faculty Award, del valore di 20.000 dollari, per promuovere ricerca collaborativa con IBM nelle aree tematiche di reciproco interesse per un Pianeta più Intelligente.

Un premio IBM Faculty Award del valore di 5.000 dollari, per la ricerca nella Scienza, gestione e ingegneria dei servizi (SSME), è stato assegnato a Ravi Nemana, executive director of SSME del Center for Information Technology Research in the Interest of Society (CITRIS), presso la University of California, Berkeley.

IBM ha inoltre assegnato un riconoscimento a 20 studenti per i loro contributi illuminanti e innovativi al Jam, tra questi anche uno studente italiano dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC.

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Il rapporto integrale, incluso l’elenco dei primi studenti collaboratori da tutto il mondo, e interviste in podcast con Jai Menon e i vincitori dei Faculty Award, sono disponibili sul sito www.ibm.com/university/smarter_planet.