Cloud computing, il mercato è nelle nuvole

Troppo spesso si dà per scontato che le nuove frontiere tecnologiche siano di fatto un tema di discussione ampiamente condiviso dal mercato. Nulla di più sbagliato. Gran parte di ciò di cui si parla non trova nessuna corrispondenza nel mondo reale

Un linguaggio tecno-marketing che trova spazio solo tra gli addetti ai lavori e che nel mondo reale risulta essere solo puro astrattismo o futurismo tecnologico. Un esempio? Il cloud computing, un tema di discussione tra i più gettonati da un anno a questa parte. Cloud computing, a onor del vero, descrive di fatto qualcosa che già esiste. E’ la modalità in cui erogano i servizi le Internet companies come Google, Yahoo!, Facebook. E’ il modello delle applicazioni Live dell’universo Microsoft. Tutto un mondo di applicazioni cui si accede online, via Internet, a risorse che risiedono in mega data center disseminati in giro per il mondo. Ma il Cloud Computing diventa anche oggetto di discussione per i cambiamenti che potrà introdurre nel modo in cui vengono concepiti applicazioni e servizi erogati da sistemi informativi aziendali.

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E qui casca l’asino. Più e più volte mi è capitato di sollevare il termine cloud computing durante incontri con figure di alto profilo dell’area sistemi informativi di importanti istituti di credito, finanziari e assicurativi. Nel momento in cui pronunciavo la parola cloud computing mi guardavano come fossi un extra terrestre.

Scusi? Di che parla? Tentavo di spiegare cercando di legare il cloud computing ad alcuni ipotesi di sviluppo ed evoluzione della loro realtà interna, in base ad alcune situazioni che erano emerse durante la discussione. Nulla, era come parlare al vento. Non esistevano i presupposti di conoscenza per potere trovare un punto di contatto. Mi sentivo a disagio perché nella mia immaginazione il tema del cloud computing è una delle cose più interessanti che siano emerse in quest’ultimo periodo.

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Ero spiazzato. I miei interlocutori cadevano letteralmente dalle nuvole, mi guardavano con occhi spalancati ed io non avevo altra scelta che portare discussione su temi più convenzionali. Ma il tutto mi fa riflettere. Allora è vero? Gran parte di ciò di cui si parla nei salotti tecnologici nel mondo reale è pura fantascienza.