mOSAIC, progetto italiano sul Cloud

“La realizzazione del progetto impatterà significativamente sull’attuale oligopolio presente nel mercato, dove pochi provider sono in grado di offrire risorse di calcolo a prezzi molto più elevati di quelli possibili in una condizione di competitività”

L’anno scorso durante la tappa a Lecce di Italiacamp ho conosciuto il Prof.Di Martino coordinatore del progetto mOSAIC ed ho scoperto così quasi per caso questa bella realtà italiana nel settore dell’innovazione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il Progetto ha l’obiettivo sifdante di sviluppare una piattaforma open-source che permetta alle applicazioni di negoziare i servizi offerti in modalità Cloud in funzione delle richieste effettuate dall’utente. Utilizzando delle Ontologie è possibile specificare i propri requisiti e comunicarli alla piattaforma mOSAIC, che utilizzando meccanismi di brokering multi-agente, cercherà i servizi che meglio corrispondono alle richieste effettuate ed eventualmente ricostruiranno per composizione quei servizi non offerti direttamente. Chi sviluppa e mantiene le applicazioni Cloud sarà in grado di posticipare le decisioni riguardanti chi deve offrire i servizi al momento in cui questi verranno eseguiti. Gli utenti finali, saranno in grado di individuare i servizi Cloud che meglio corrispondono alle proprie esigenze. La piattaforma mOSAIC avrà anche l’effetto, quindi, di facilitare la competizione tra differenti Cloud Provider che saranno a loro volta in grado di raggiungere nuovi tipi di utenti.

 

 

Utilizzando un’ontologia standard, anch’essa risultato del progetto, le applicazioni saranno in grado di specificare i servizi necessari in termini di requisiti e comunicarli alla piattaforma attraverso un set di interfacce innovative. La piattaforma realizzerà un meccanismo di negoziazione multi-agente che cercherà i servizi che meglio rispondono alle richieste dell’applicazione, e possibilmente comporrà servizi componenti da vendors diversi, qualora quelli richiesti non fossero disponibili. La piattaforma favorirà la competizione tra diversi fornitori di servizi Cloud, che a loro volta potranno raggiungere una più ampia di clienti.

Leggi anche:  Cresce la voglia del Cloud

Il principale beneficio apportato dall’utilizzo della piattaforma sarà quello di ottenere un accesso a risorse Cloud eterogenee semplice e trasparente rispetto alla particolare tecnologia. Si evita in questo modo di rimanere legati a soluzioni proprietarie. Speciale attenzione verrà rivolta a applicazioni data-intensive. In questo contesto è fortemente coinvolta nel test della piattaforma la comunità scientifica che si interessa di Osservazione della Terra.

La Seconda Università di Napoli coordina il Progetto che è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della Call 5 del Settimo Programma Quadro per l’Information and Communication Technology. Il coordinatore del progetto è il Prof. Beniamino Di Martino che afferma “Il nostro obiettivo é di sviluppare una piattaforma aperta in cui ogni cliente possa trovare i prodotti più adatti alle sue esigenze, ai prezzi più competitivi, in modo indipendente dai vincoli delle tecnologie proprietarie. In questo modo possiamo far crescere un mercato delle applicazioni di cloud computing capace di valorizzare anche i piccoli operatori, forti solo del loro talento e della loro capacità di innovare”.

Il progetto coinvolge altri 8 partner da 7 paesi Europei: l’Institute e-Austria di Timisoara (Romania), AITIA International Informatics Ing. (Ungheria), l’Agenzia Spaziale Europea (Francia), Tecnalia (Spagna), Terradue SRL (Italia), XLAB (Slovenia), Università di Lubliana (Slovenia), Politecnico di Brno (Rep. Ceca). Il totale del finanziamento per il progetto è 3.7 milioni di euro, e le attività si svolgono dal Settembre 2010 al Febbraio 2013.

A conclusione del progetto verrà rilasciato un dimostratore pronto ad essere testato, sfruttato o esteso dai suoi utenti. Il suo motore semantico, basandosi sull’ontologia del Cloud esprimerà il bisogno da parte delle applicazioni di risorse Cloud, in termini di Accordi di Livello di Servizio e in termini di Qualità del Servizio. Questi sono gli input del modulo di negoziazione (Cloud Agency) che è anch’esso parte dell’architettura di mOSAIC. La Cloud Agency gestirà una contrattazione con agenti software che rappresentano differenti fornitori di risorse Cloud. Ogni nodo rappresenta un fornitore in grado di comprendere i requisiti specificati nella richiesta grazie ad un modello unificato di rappresentazione delle risorse che viene tradotto nei particolari requisiti gestibili dalle diversi soluzioni tecnologiche.

Leggi anche:  Open Data Lakehouse, Cloudera apre una nuova fase: massimizzare i dati dei clienti per realizzare una vera AI enterprise