Red Hat estende l’interoperabilità per la virtualizzazione dei server

Red Hat ha annunciato un accordo con Microsoft per migliorare l’interoperabilità delle piattaforme di virtualizzazione delle due aziende. A tal fine, entrambe le società entreranno a far parte dei reciproci programmi di validazione/certificazione e forniranno supporto tecnico coordinato ai clienti condivisi. Quest’attività permetterà ai clienti di implementare soluzioni virtuali Red Hat e Microsoft eterogenee con serenità.

“Il mondo dell’IT oggi è un insieme di ambienti virtuali e non. Red Hat desidera aiutare i propri clienti a entrare più rapidamente negli ambienti virtuali, anche quelli misti Red Hat Enterprise Linux e Windows Server”, ha commentato Mike Evans, vice president Corporate Development Red Hat. “Red Hat ha ascoltato i clienti che chiedevano l’interoperabilità tra le nostre rispettive soluzioni di virtualizzazione guest e host. Siamo molto soddisfatti di poter annunciare l’accordo odierno quale risultato della collaborazione con Microsoft”.

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Grazie a questo sforzo congiunto, i clienti delle due aziende potranno avvalersi di server virtuali Microsoft Windows Server e Red Hat Enterprise Linux in entrambi gli ambienti host con configurazioni testate e supportate dai due leader.

I componenti chiave dell’accordo sono:
• Red Hat validerà i guest Windows Server al fine di supportarli su tecnologie di virtualizzazione Red Hat Enterprise
• Microsoft validerà i server guest Red Hat Enterprise Linux al fine di supportarli su Windows Server Hyper-V e Microsoft Hyper-V Server.
• Una volta completata la fase di test da parte di entrambe le aziende, i clienti con accordi di assistenza riceveranno supporto tecnico coordinato per l’utilizzo del sistema operativo Windows Server su Red Hat Enterprise virtuale e per l’uso di Red Hat Enterprise Linux virtualizzato su Windows Server Hyper-V e Microsoft Hyper-V Server.

“I clienti stanno rapidamente adottando Windows Server Hyper-V e sono quindi interessati al supporto per diversi sistemi operativi su Hyper-V nel loro ambiente virtuale, compresi quelli di Red Hat”, commenta Mike Neil, general manager Virtualization Strategy in Microsoft. “Accogliamo Red Hat nel nostro programma Server Virtualization Validation e siamo desiderosi di collaborare con loro per portare i vantaggi di un supporto tecnico coordinato ai nostri clienti che operano in ambito IT eterogeneo”.

“L’hardware fisico non si cura del sistema operativo e lo stesso vale per l’hardware virtuale fornito da un hypervisor”, aggiunge Gary Chen, Research Manager Enterprise Virtualization Software in IDC. “La maggior parte dei clienti dispone di reti eterogenee e l’interoperabilità tra queste due piattaforme ne faciliterà la virtualizzazione. I dati IDC confermano che Windows e Red Hat Enterprise Linux sono i due principali sistemi operativi installati in ambito aziendale e contano per l’80% degli x86 che operano sugli hypervisor. E’ fantastico vedere che due dei principali vendor di piattaforme mettere da parte la concorrenza a favore del cliente”.

L’accordo prevede supporto tecnico coordinato per i clienti Microsoft e Red Hat che si avvalgono della virtualizzazione dei server e le attività comprese in questa intesa non richiedono la condivisione di IP. Pertanto gli accordi non comprendono diritti di licenze open source o di brevetti e non prevedono clausole finanziarie al di là dei fee di testing della certificazione/validazione.

La validazione delle soluzioni di virtualizzazione dei server Red Hat e Microsoft è già in corso e i primi risultati sono attesi nel corso dell’anno.