Più alberi in città vuol dire meno inquinamento

TreeCity, progetto ideato dall’Università di Pisa, si propone di piantare alberi resistenti all’inquinamento nei centri urbani per combattere lo smog

Più alberi significa meno inquinamento. Giacomo Lorenzini, docente di Patologia forestale urbana dell’Università di Pisa, ha ottenuto un finanziamento di 812mila euro dal Miur, che ha proposto ai maturandi un pre-test per le università a numero chiuso, per il progetto TreeCity. L’obiettivo è quello di piantare nei centri urbani alberi resistenti all’inquinamento per ridurre le emissioni di CO2. Il progetto si svilupperà nell’arco di tre anni e si avvarrà del supporto di team provenienti anche da Paesi stranieri come Brasile e Stati Uniti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Alberi anti-inquinamento

“Nel 2050 il 70% della popolazione mondiale sarà classificata come urbana e contestualmente, a causa del cambiamento climatico, i centri abitati saranno sempre più caldi, aridi e inquinati (in particolare dalla plastica). Per questo è importante selezionare alberi capaci di resistere allo stress ambientale e di garantire il sequestro e lo stoccaggio del carbonio atmosferico e di altri contaminanti aerodispersi, il miglioramento del microclima e la riduzione dei consumi energetici e dei relativi carichi inquinanti” ha spiegato Lorenzini.

Le altre iniziative per città più green

In Italia sono state approvate altre iniziative per rendere più vivibili e verdi le nostre città. Recentemente è stata approvata una normativa che tutela gli alberi storici e impone una quantità minima di spazi adibiti a parco per ogni cittadino. Inoltre, per ogni neonato o bambino adottato si dovrà piantare per legge un nuovo albero.

Leggi anche:  L’economia di domani è circolare e sostenibile