KROLL Ontrack: l’errore umano è tra le principali cause di perdita di dati

Kroll Ontrack, leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics afferma che gli errori umani sono responsabili di un crescente numero di richieste di recupero dati da parte delle aziende.

Gli esperti di Ontrack Data Recovery attribuiscono questo trend della maggior incidenza del fattore umano a sistemi di storage più complessi e alla scarsità di risorse per sostituire le apparecchiature, formare il personale IT e disporre di uno staff adeguato.

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“Sebbene sistemi avanzati, come la virtualizzazione e il cloud computing permettano l’ottimizzazione dello storage aziendale, alla base di queste soluzioni vi sono sempre dei processi umani in quanto spetta ancora all’uomo definire le modalità di funzionamento della tecnologia”, ha affermato Paolo Salin, Country Manager di Kroll Ontrack Italia.

“La complessità di questi sistemi spesso richiede un forte sforzo iniziale per l’apprendimento del corretto funzionamento ma, con la riduzione della spesa IT (riduzione del 6,9 percento nel 2009 secondo i dati Gartner), diminuisce il tempo che può essere dedicato alla formazione e aumenta l’incidenza dell’errore umano”.

Gli errori umani che Kroll Ontrack ha riscontrato più comunemente in azienda sono:

o Estrazione del drive sbagliato. Cercando di sostituire il disco difettoso in un sistema RAID, viene accidentalmente rimosso un disco funzionante.

o Riformattazione di un disco. Durante la migrazione di un server, viene riformattata la LUN errata di una SAN.

o Ripristino di backup vecchi o danneggiati. Un database business-critical viene cancellato per errore e viene ripristinato, inconsapevolmente, con un backup danneggiato o incompleto.

o Ricostruzione errata di un RAID. In caso di ripetuti guasti ai drive di un sistema RAID, nel tentativo di riportare online i dischi danneggiati e di ricostruire la configurazione si danneggiano o corrompono i dati del sistema.

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o Cancellazione dei dati. File, volumi, macchine virtuali o LUN di SAN possono essere cancellati per sbaglio senza che vi sia un backup o che sia vecchio o danneggiato.

Alcuni esempi di perdita di dati dovuti a errore umano risolti da Kroll Ontrack nel 2009:

o Un sistema RAID 5 con 10 drive ha avuto un disco rotto senza segnalazione per tre mesi. Quando si è guastato un secondo disco, il server è andato in crash, non riuscendo più ad accedere ai dati.

Fortunatamente invece di forzare i dischi per riportarli online e danneggiare in modo definitivo i dati del volume, il cliente ha deciso di rivolgersi a Kroll Ontrack che ha ricostruito il sistema, rendendo possibile il recupero totale dei dati.

o Un’azienda ha eseguito accidentalmente uno script durante un test cancellando 38 macchine virtuali da due sistemi. Kroll Ontrack ha potuto collegarsi all’azienda da remoto, recuperare i dati cancellati e copiare le macchine virtuali in un nuovo sistema.

o Una società che si occupa di leasing di cloud computer ha staccato accidentalmente un volume di storage virtuale dell’ambiente. Quando è stato riconnesso, Windows riportava il volume come spazio non allocato con l’impossibilità di montare il volume stesso.

Utilizzando il servizio Remote Data Recovery, i tecnici di Kroll Ontrack sono stati in grado di riparare il volume di storage cloud danneggiato permettendo all’azienda di tornare operativa in quattro ore.

o Su venti volumi VMFS era stata avviata l’”inizializzazione rapida” su un server di backup. Mentre le macchine virtuali e i server ESX continuavano a funzionare, il server di backup si era fermato.

Eseguire il reboot dell’ESX rischiava di provocare tempi di fermo macchina (downtime) e perdita dei dati. Kroll Ontrack è stata in grado di ricostruire i dischi virtuali cancellati e recuperare il 100% dei dati nel giro di 24 ore.

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