Solo il crowdfunding può salvare Crystal Ball

Le famose palle colorate, in voga negli anni ’80, sono in crisi e per rilanciarle il fondatore propone una raccolta fondi di gruppo sul web

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Chi di voi non ha giocato, almeno una volta nella vita, soffiando in un tubicino e creando delle bolle colorate? Dall’idea del chimico e imprenditore Claudio Pasini nacque la Crystal Ball, gioco che fece boom negli anni ’80 e che deve molto del suo successo alla semplicità di cui si faceva portatore: la creazione di piccoli palloncini colorati.

Bolla un tubo

Oggi l’azienda è in crisi e deve far fronte ad un mercato digitale che non ama più solo l’oggetto fisico in sé, ma chiede sempre nuove esperienze ed interazioni. Giovanni Pasini, figlio del fondatore della Crystal Ball, non si da per vinto e vorrebber modernizzare la struttura e la catena di produzione con un nuovo macchinario in grado di preparare confezioni monodose delle bolle. Per farlo però servono 40 mila euro, cifra che per ora l’azienda non può permettersi di investire.

La raccolta fondi

Si ricorre allora al crowdfunding tramite una campagna sulla piattaforma Eppela che coinvolge tutti gli appassionati e nostalgici. La campagna dovrebbe partire entro la mezzanotte di oggi e prevede la possibilità di contribuire al raggiungimento della cifra ottenendo in cambio dei party kit per vari tipi di feste da ricevere entro il 26 dicembre e pronti per il Capodanno. Certo la sfida non è da poco visto che, come ogni piattaforma di crowdfunding, il non raggiungimento dell’obiettivo vuol dire niente macchina monodose e niente party kit per gli utenti.

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