Sony multata di 300mila euro per l’attacco al Playstation Network

Alla società giapponese erano stato rubati un numero elevato di ID Playstation. Ora l’Information Commissioner’s Office (ICO) britannico condanna la divisione europea di Sony a pagare una multa di circa 300mila euro

Tra il 17 e il 19 aprile del 2011 il Playstation Network di Sony aveva subito un attacco informatico durante il quale erano stati rubati i dati personali degli utenti. I giocatori che si sono visti sottrarre i propri ID sono stati circa 70 milioni. Ora l’ICO britannico ha condannato la divisione europea della casa giapponese a pagare 250mila sterline di multa, circa 300mila euro. La società di Shinagawa ha già fatto sapere che ricorrerà in appello per annullare la sanzione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Sony avrebbe dovuto prevenire l’attacco

L’Information Commissioner’s Office ha multato Sony per la violazione Data Protection Act. La casa produttrice della console Playstation avrebbe dovuto, visto che era nelle sue possibilità, prevenire l’attacco con un aggiornamento del software e migliorando la sicurezza delle password. Il commissario britannico David Smith ha definito “non sufficienti” le misure di sicurezza adottate da Sony e ha sottolineato come la sicurezza dei dati personali dei clienti debba essere posta fra le prime preoccupazioni di qualsiasi azienda.

La risposta di Sony

“Gli attacchi criminosi alle reti elettroniche costituiscono un aspetto reale e in crescita nella vita del 21esimo secolo – si legge in una nota di risposta di Sony – Continuiamo a lavorare per rafforzare i nostri sistemi, costruendo livelli multipli di difesa per rendere sicura e resistente la nostra rete”.

Questo può considerarsi un chiaro esempio di come gli attacchi informatici possono colpire chiunque, anche le grandi aziende. Ben venga quindi che Google stia studiando dei metodi alternativi e, si spera, più sicuri alle password.

Leggi anche:  Microsoft consegnerà all’esercito americano i nuovi HoloLens